.
Vorrei prendere spunto dall’articolo di Fabio Scovolo per fare alcune riflessioni su un problema molto più ampio che è la crisi della Chiesa, intesa sia come insieme di persone, sia come istituzione vera e propria.
Mi sono posto tale problema ascoltando le persone e riscontrando l’assenza dei veri principi cardine, nella vita sociale e politica, che la Chiesa avrebbe dovuto tramandare e saper conservare.
A mio avviso ciò non è avvenuto non solo per una sua responsabilità diretta, imputabile in parte ai cambiamenti introdotti dal Concilio Vaticano II, ma anche per un costume, ormai diventata regola nella società odierna, ovvero che l’uomo si è sostituito a DIO.
E’ innegabile, nonostante gli errori e gli orrori commessi da questa istituzione nei secoli, che essa stessa abbia avuto un grande ruolo nella società sia per la morale sia per l’ordine pubblico.
Ma oggi è ancora così?
In linea di massima la risposta dovrebbe essere affermativa, tuttavia non trovo assonanze tra ciò che si legge nei sacri testi e ciò che l’umanità sta compiendo e quindi deduco che la risposta è negativa.
Se è vero come è vero che Dio è Amore allora perché continuano a esserci le guerre? Perché nell’anno 2000 gli Stati Uniti d’America hanno esportato 798 miliardi di dollari in armamenti ai paesi del terzo mondo? Perché la gente muore ancora di fame e sete?
Sant’Agostino spiegava che “la pace è la tranquillità dell’ordine”.
Dato che il Signore è il Creatore degli uomini, ne segue che l’umanità avrà pace solo quando si conformerà all’ordine sociale concepito dal Creatore.
Per far ciò dobbiamo seguire i dogmi della fede cristiana senza pretendere di metterli in discussione, proprio come facciamo in matematica con gli assiomi.
Dicevo che parte delle responsabilità sono dovute al Concilio Vaticano II che a mio avviso è stato un po’ progressista nei confronti delle regole da seguire per un vero cristiano e da qui sono scaturiti molti mali della Chiesa attuale.
In tutto questo “non ordine” delle cose l’uomo ha cominciato a considerarsi quale essere superiore confortato dal fatto che le regole sono fatte per essere cambiate, anche quelle considerate veri dogmi.
Ha quindi cominciato a manipolare la natura, l’atomo, l’energia, se stesso senza considerare minimamente il fatto che ci potrebbero essere imprevisti che potrebbero farlo pentire di ciò che sta facendo.
E tutto questo in nome di chi?della scienza? della gloria? del consumismo? del capitalismo? del benessere? del potere?
E intanto ci sono persone che non riescono neppure a trovare il necessario per vivere.
Nel frattempo, in molte persone, aleggia l’idea e il pensiero reale che il capitalismo ha le ore contate.
Sembra proprio che la storia si ripeta e in lontananza, come quando tramonta il sole all’orizzonte, riemerga lo spettro del comunismo Leninista sfociato poi in quello Staliniano produttore di Gulag e intollerante alla proprietà privata e alla libertà, non uguale ma molto simile al nazismo di Hitler.
Concludo dicendo che senza ordine e regole certe, in tutti i campi, da quello religioso a quello politico-economico regna solo l’anarchia che sfocia sempre in dittature nazi-comuniste.
Vorrei prendere spunto dall’articolo di Fabio Scovolo per fare alcune riflessioni su un problema molto più ampio che è la crisi della Chiesa, intesa sia come insieme di persone, sia come istituzione vera e propria.
Mi sono posto tale problema ascoltando le persone e riscontrando l’assenza dei veri principi cardine, nella vita sociale e politica, che la Chiesa avrebbe dovuto tramandare e saper conservare.
A mio avviso ciò non è avvenuto non solo per una sua responsabilità diretta, imputabile in parte ai cambiamenti introdotti dal Concilio Vaticano II, ma anche per un costume, ormai diventata regola nella società odierna, ovvero che l’uomo si è sostituito a DIO.
E’ innegabile, nonostante gli errori e gli orrori commessi da questa istituzione nei secoli, che essa stessa abbia avuto un grande ruolo nella società sia per la morale sia per l’ordine pubblico.
Ma oggi è ancora così?
In linea di massima la risposta dovrebbe essere affermativa, tuttavia non trovo assonanze tra ciò che si legge nei sacri testi e ciò che l’umanità sta compiendo e quindi deduco che la risposta è negativa.
Se è vero come è vero che Dio è Amore allora perché continuano a esserci le guerre? Perché nell’anno 2000 gli Stati Uniti d’America hanno esportato 798 miliardi di dollari in armamenti ai paesi del terzo mondo? Perché la gente muore ancora di fame e sete?
Sant’Agostino spiegava che “la pace è la tranquillità dell’ordine”.
Dato che il Signore è il Creatore degli uomini, ne segue che l’umanità avrà pace solo quando si conformerà all’ordine sociale concepito dal Creatore.
Per far ciò dobbiamo seguire i dogmi della fede cristiana senza pretendere di metterli in discussione, proprio come facciamo in matematica con gli assiomi.
Dicevo che parte delle responsabilità sono dovute al Concilio Vaticano II che a mio avviso è stato un po’ progressista nei confronti delle regole da seguire per un vero cristiano e da qui sono scaturiti molti mali della Chiesa attuale.
In tutto questo “non ordine” delle cose l’uomo ha cominciato a considerarsi quale essere superiore confortato dal fatto che le regole sono fatte per essere cambiate, anche quelle considerate veri dogmi.
Ha quindi cominciato a manipolare la natura, l’atomo, l’energia, se stesso senza considerare minimamente il fatto che ci potrebbero essere imprevisti che potrebbero farlo pentire di ciò che sta facendo.
E tutto questo in nome di chi?della scienza? della gloria? del consumismo? del capitalismo? del benessere? del potere?
E intanto ci sono persone che non riescono neppure a trovare il necessario per vivere.
Nel frattempo, in molte persone, aleggia l’idea e il pensiero reale che il capitalismo ha le ore contate.
Sembra proprio che la storia si ripeta e in lontananza, come quando tramonta il sole all’orizzonte, riemerga lo spettro del comunismo Leninista sfociato poi in quello Staliniano produttore di Gulag e intollerante alla proprietà privata e alla libertà, non uguale ma molto simile al nazismo di Hitler.
Concludo dicendo che senza ordine e regole certe, in tutti i campi, da quello religioso a quello politico-economico regna solo l’anarchia che sfocia sempre in dittature nazi-comuniste.
Antonio Simonini
37 anni
37 anni
Voglio dire innanzitutto che sono d’accordo sul fatto che i principi, i dogmi, sono sempre validi. Il male del nostro secolo è proprio la deriva relativistica che la società sta prendendo.
RispondiEliminaPenso però che, tenendo fermi i cardini, con gli anni ci si debba aggiornare ai tempi. Trovo strano il fatto che una Chiesa che viene sempre contestata perché “vecchia” ora viene contestata perché nel Concilio Ecumenico Vaticano II ha fatto proprio questo aggiornamento. Erano anni difficili quelli e Giovanni XXIII ebbe l’idea geniale del concilio, non per cambiare dogmi (che in effetti non sono cambiati) ma per aggiornare il modo di proclamare il Vangelo ad un mondo che era profondamente cambiato. Ogni tanto credo sia necessario. Attualmente il Concilio ha ancora tanto da dire, soprattutto sull’impiego attivo dei laici, però tra anni sarà sicuramente necessario un nuovo aggiornamento generale.
Io non vedo una cattiva conduzione della Chiesa (qualche errore c’è, ma in generale credo sia lodevole lo sforzo che compie), casomai vedo, come dici tu, un distacco tra Chiesa e società. Non credo però sia imputabile alla Chiesa questo. Oggi è in atto una “battaglia” culturale (anche se la definirei anticulturale) che mira ad allontanare la gente dalla Chiesa e a denigrarla, molto spesso con mezzi illeciti (forse perché da un confronto ragionato non si riuscirebbe a sconfiggerla). La Chiesa reagisce di par suo, con i propri mezzi, senza abbassarsi ai livelli falsi e brutali della comunicazione odierna. Del resto si sa che saremo sempre perseguitati. Il demonio mette nei cuori di chi ha poca fede (compreso il mio talvolta) il seme dell’odio verso chi si sforza di imitare il Cristo.
Anche per quanto riguarda i mali del mondo che citavi, certo che Dio è amore, ma non è colpa sua o della Chiesa se l’uomo non lo segue. La Chiesa è da anni che invoca ed esorta alla pace, al disarmo, anche in occasione delle varie guerre americane, poi non può agire con la forza per opporsi. Il dialogo e l’esempio nelle opere che compie sono il campo d’azione della Chiesa. Sono anni anche che invoca contro ogni forma di regime (nazista e comunista compresi), nonché contro il capitalismo sfrenato di un mercato economico che dovrebbe autoregolamentarsi (si è visto infatti…). La strada che indica è quella della sobrietà, e di un’economia guidata da norme etiche che mirino ad una gestione equa delle risorse del pianeta in modo che tutti (tutti) possano usufruirne.
Per il resto sono molte le cose che si potrebbero approfondire, sempre mantenendoci in un dialogo rispettoso e ragionevole.
Ciao
Ciao Fabio,ti ricordo che il Concilio Vaticano II fu indetto da Papa Giovanni XXIII nel 1962 ma fu chiuso da Papa Paolo VI nel 1965, in quanto il primo morì nel 1963.
RispondiEliminaCmq, a parte i dettagli, non è stato un concilio che ha cambiato i dogmi, ciò che io non ho scritto per altro, ma le regole.
Ora la tua chiave di lettura può essere condivisa, come lo è del resto, da parecchie persone;ma era proprio su questo fatto di "aprire","innovare" che imputavo alcune colpe alla chiesa.
Il senso della riflessione però,e mi spiace che non sia stato veramente capito, era che con i cambiamenti e l'assenza di regole certe l'umanità finirà in un caos nel quale qualsiasi essere umano cercherà delle risposte.
Ora queste risposte potrebbero essere trovate in forme di democrazie più evolute ma,vivecersa,potrebbero essere individuate in forme di dittatura, concedimi il termine, nazi-comunista.
Ciao
Antonio.
Ciao, so bene chi ha chiuso il Concilio, ho solo scritto chi l'ha aperto.
RispondiEliminaNon son convinto in realtà che il Concilio abbia diciamo "rimosso" o alleviato le regole. La Chiesa ha ancora principi saldi. E' il mondo tutto intorno che è in preda al relativismo etico. Che è in realtà quello che spieghi tu. Sono d'accordo con la tua visione, però credo che chi la porta avanti attualmente sia solo la Chiesa. Non capisco dove Essa stia sbagliando secondo te. Aprirsi e innovarsi (o rinnovarsi) non mi sembrano brutte cose, ovviamente tenendo saldi i principi del Vangelo, ma questo è stato fatto.
Non so se intendi dire che la Chiesa dovrebbe imporre e far applicare le proprie regole? Non credo sia evangelico come atteggiamento (talvolta nella storia è stato fatto ma sono errori da non ripetere).
Ciao
non capisco, voi parlate di una chiesa che dovrebbe guidare il popolo umano, portare la gente verso un sistema migliore, una societa migliore.
RispondiEliminaLe regole le fanno i governi, il cattolicesimo e' una religione, un credo che tale deve rimanere, non un governo(fantasma) che guida e controlla le persone.
Vi siete mai chiesti nel resto del mondo come si vive? credete che sia ovunque come in Italia? credete che la chiesa abbia lo stesso peso ovunque come in Italia? sono (le altre nazioni) peggio dell'Italia perche' non esiste una situazione come da noi? per peggio mi riferisco a perdita di valori, vizi, peccati (omici,rapine, ecc. ecc.).
Pensateci bene, l'Italia e' un anomalia, l'intromissione della chiesa nel modo di pensare e decidere delle persone non succede all'estero.
chiedetevi perche' e chiedetevi cosa fosse dell'Italia senza essere la culla del Cattolicesimo.
La religione e' un credo, e come esso altri mille che professano stili di vita diversi e valori diversi, ovvero simili al cattolicesimo(cristianesimo). In Italia pero' sembra che esista Lo Stato, la Chiesa e(la Mafia) come istituzioni.
Anonimo.
Solo una considerazione per l'anonimo:
RispondiEliminapenso che la chiesa o meglio il cristianesimo abbiano influito e influiscano tuttora per lo meno sull'etica intesa come filosofia morale in grado di determinare quali comportamenti sono da considerare giusti o buoni da quelli cattivi o non corretti.
Antonio.
Secondo me la Chiesa agisce in maniera corretta, nel senso che si esprime, consiglia, opera, tutto senza intralciare il potere temporale dello stato. La sua azione si ferma giustamente qui. Poi il fatto che in Italia (forse perchè c'è il Vaticano vicino) più gente che all'estero condivide le idee cattoliche non credo debba destare scandalo in chi si ritiene democratico. Io non parlo ASSOLUTAMENTE di una Chiesa sovrana (lascio a Cesare quel che è di Cesare come ho già detto), mi auspico solo che tutto il mondo col tempo diventi credente e segua il Vangelo perchè credo sia la cosa giusta. Sarà utopia ma è un mio desiderio lecito, non lo impongo con la forza a nessuno.
RispondiEliminaPer il resto voglio per prima cosa ricordare che l'Europa, culla del cristianesimo, si trova in questo stato di benessere, di alto livello culturale, artistico, architettonico, letterario... soprettutto grazie al cristianesimo. Quindi un minimo di rispetto credo lo meriti. E tutt'oggi continua il suo cammino anche se una buona parte di laicato ha lasciato la mano di madre Chiesa per andare su strade diverse. Ognuno è libero.
Poi volevo anche dire che se si intende che negli altri paesi si va meglio perchè come in Spagna si possono uccidere i bambini nel ventre materno in maniera sempre più leggera, oppure perchè in Olanda anche ad un bambino (soprattutto se handicappato) si può imporre l'eutanasia (Hitler insegna...), bè non mi sembra un grande progresso. Io perlomeno preferisco restare "schiacciato" dal peso della Chiesa che, lasciando stare i valori spirituali, in tutto ciò che dice usa la ragione, cosa che dovrebbe essere usata più spesso anche dai governi.
Se poi si parla di mafia o malgoverno italiano, bè questo non credo sia imputabile alla Chiesa (sarebbe una scusa proprio banale e stupida come ho già detto).
Resto in attesa di capire cosa intendeva più precisamente l'autore dell'articolo con gli sbagli della Chiesa (qualche esempio) e come si dovrebbe comportare secondo lui.
Ciao a tutti
Scusa Fabio per il ritardo nella risposta ma non avevo capito la attendessi da me.
RispondiEliminaSugli sbagli della chiesa nei secoli potrei farti un elenco lungo e che tutti conoscono.
Sul come si deve o si dovrebbe comportare credo che non spetti a me dirlo.
Ciao
Antonio.
Va bene. Non intendevo quelli storici (anche se anche quelli sono spesso pompati e alterati rispetto alla verità dei fatti) ma quelli attuali. Sembra che intendi che la Chiesa è diventata più lasciva e meno rigida dal Concilio se ho inteso bene, ed è di ciò che ti rammarichi. Io non credo sia così. è semplicemente la gente che non la segue più come prima per molti motivi di cui si potrbbe parlare, ma la Chiesa non può obbligare.
RispondiEliminaCiao
Prendo spunto:
RispondiElimina"Dicevo che parte delle responsabilità sono dovute al Concilio Vaticano II che a mio avviso è stato un po’ progressista nei confronti delle regole da seguire per un vero cristiano e da qui sono scaturiti molti mali della Chiesa attuale."
Ben venga a mio avviso lo svecchiamento della chiesa tenendo ovviamente presente che nessuno ha la bacchetta magica per essere veramente sicuro che da 10 "riforme" risultino poi 10 "buone riforme"...è solo il tempo che può dirlo e giustamente da allora ne è passato un pò e siamo quì a commentare sulla base di fatti.
Detto questo per me l'avvicinamento della chiesa alla società moderna deve essere un must, anche se certamente si sbaglierà ancora qualcosa.
Non so se il capitalismo sia finito...spero solo che la gente si ricordi di come fossero le dittature sia naziste che comuniste per non commettere più errori del genere (la storia dovrebbe insegnare). Credo cmq che si possa creare una nuova società in cui la stragrande maggioranza della gente viva bene e con viva bene non intendo viva nel lusso alle spalle di mezzo mondo.
Dicono che la religione cristiana sia quella dei no.
RispondiEliminaNon avrai altro Dio all'infuori di me;
Non nominare il nome di Dio in vano;
Non uccidere;
Non rubare;
ecc;
Dio non ci ha detto devi fare questo o devi fare quello ma ciò che non dobbiamo fare.
Sta a noi vivere con intelligenza quei no.
Forse se un po' tutti ricominciassimo a credere un po' di più al primo comandamento,la nostra vita sarebbe migliore e lo sarebbe anche per questa società.
Antonio
Comincio a pensare che questo articolo sia solo aria fritta...
RispondiEliminaSi parla di crisi della Chiesa senza spiegare in cosa consista la crisi (neanche nei commenti)...
Si citano alcuni mali di questo mondo per riempire un po' di spazio...
Forse sono io che non lo capisco..
Ciao
...Aria fritta...Solo questa affermazione meriterebbe un no comment...ad ogni modo...
RispondiEliminaSecondo te la chiesa non è in crisi?
Allora sei proprio ottuso.
Vuoi esempi.
Ma non li vedi o non li vuoi vedere?
Crisi delle vocazioni,crisi di fedeli nelle liturgie,crisi di battesimati...secondo te non dicono niente?
Buona giornata
Antonio
Non intendevo offendere, era un'espressione colorita per "dissentire". Se ti ho offeso chiedo scusa.
RispondiEliminaHo capito che intendi dire che la Chiesa è in crisi nel senso che sempre meno gente la segue e tutti gli esempi sono veri. Quello che non condivido è che dici che la colpa è anche sua e non di questa società che relativizza tutto (come tu dici). Io non credo che la Chiesa abbia colpe (perlomeno non grosse, qualche errore lo compie anche lei), per questo non condivido appieno quello che scrivi, cercavo solo da te esempi per capire quali fossero queste colpe della Chiesa che hanno causato questa crisi. Hai citato solo il Concilio senza esprimere in pratica cosa abbia fatto di sbagliato. Cerco solo un chiarimento, niente liti.
Ciao, scusa ancora.
Non era una lite...lungi da me!!!
RispondiEliminaSecondo te la chiesa non fa parte di questa società?
Cmq ora ti spiego cosa intendevo dire quando parlavo di alcune colpe da imputare al concilio vaticano II:Subito dopo il concilio ci fu una fuga di sacerdoti e religiosi;naquero le Comunità cristiane di base;Lefebvre ecc
Non dimentichiamoci inoltre che il concilio è del 1965 e nel 1968 ci furono i movimenti giovanili.
Ti dico prima che queste cose le penso io e che non pretendo tu le condivida,e che nell'articolo la crisi della chiesa è una delle motivazioni,ma il vero problema sta nell'assenza di regole CERTE e non discutibili o rinnovabili a seconda delle esigenze delle persone.
A mio avviso questo genera confusione;oggi mi dicono che questo è bianco e non possono pretendere che domani io debba credere che possa vederlo grigio perchè qualcuno mi dice che è così.
Capisci cosa intendo?
Io preferirei che la chiesa fosse un po' più conservatrice e non progressista come ha dimostrato di essere con il C.V.II
Ciao
Antonio
Ok grazie.
RispondiEliminaCerco di riassumere perchè forse sono più i punti in comune che quelli che ci distanziano.
L'assenza di verità nella Società attuale è anche secondo me (anche secondo Benedetto XVI, è la sua battaglia più importante) il male più grande da cui deriva a cascata il resto, dal distacco dalla Chiesa a tutte le povertà e i disordini etici mondo (parlo da credente a credente, ovvio che per altri alcune cose che noi riteniamo mali del mondo possono essere considerate "vittorie" della laicità).
Quindi su questo siamo d'accordo.
Io però credo che la Chiesa sia oggi l'unico baluardo di verità e di principi che ancora regge. Non credo che l'aggiornamento come tu dici "progressista" che compie vada ad intaccare queste basi (ovviamente anche per me vale il discorso che puoi non essere d'accordo). La Chiesa deve essere nel mondo (quindi aggiornarsi ai cambiamenti di linguaggio ecc..) ma non del mondo (deve avere sempre lo sguardo fisso al Cielo, alla Speranza che ci muove e quindi tenere saldo ciò che è Vero).
Certo c'è sempre qualcuno che dissente dal cammino di verità (come tu dici i Lefebvriani o altri nella storia), ma questo non dovrebbe farci distaccare...
Probabilmente nel Concilio, come in tutte le decisioni prese da uomini, c'è qualcosa di sbagliato. Io non lo vedo così male, ma tu sei libero di preferire una linea più conservatrice, anche se, senza il Concilio non ci sarebbe stata, per esempio, quella fioritura di movimenti religiosi che sono oggi un grande appoggio alla Chiesa ufficiale.
Comunque ognuno ha le proprie opinioni, è questo il bello del Cristianesimo, l'importante è metterle in condivisione e restare in cammino insieme.
Ciao e grazie per le chiacchierate!
Anche a te...
RispondiEliminaNon cedo di conoscerti ma mi piacerebbe farlo.
Non fosse altro perchè critichi tutto.
Antonio.
La speranza e il dialogo sono una cosa,l’analisi un’altra ,mi soffermo su Benedetto XVI° lo dico con rispetto, ma lo dico,il Papa è un vecchio parrocco tridentino arroccato su posizioni ottocentesche che sta disperatamente bloccando la inevitabile modernizzazione della Chiesa verso posizioni sempre più autoritarie e intransigenti. Il discorso sarebbe immenso,mi soffermo solo su alcuni brevi punti anche perchè l’amabile vegliardo con l’accento tedesco non è fra le mie vittime preferite.
RispondiEliminaNel suo recente viaggio americano,Benedetto ha incontrato le famiglie vittime della pedofilia,ha chiesto perdono,ha pagato indennizzi,ha silurato centinaia di preti luridi e depravati.
Sì il Papa ha fatto il suo dovere,me ne compiaccio,dispiace però che non una sola parola sia stata detta sulle dimensioni,sulla proliferazione e sulle ragioni del fenomeno.
In altri termini è ancora possibile celare in un generico e accorato perdono le ragioni profonde per cui una forte minoranza del clero cattolico è sessualmente deviata ? Le normali fisiologie delle pulsioni prevalgono di gran lungo la supponenza dei voti, dogmi, vangeli e sacre scritture.
Parlo dei pedofili,dei violentatori,di quegli assassini in stola che sistematicamente da secoli compiono i loro misfatti con depravazione silenziosa che uccide nella paura.
Tornando alla Chiesa e al suo capo,non sono d’accordo sulle pavide scuse storiche,presentate a suo tempo da Woytila a Galilei ed alla scienza, non bastano, sono reticenti, non accetto che il mancato controllo delle nascite vietato da una visione etica violenta e teocratica determini nella sola Africa una shoah ogni anno.
Non sopporto il revisionismo con cui lentamente la Chiesa vorrebbe divorare le conquiste civili di leggi che disciplinano aborto e divorzio, critico e contesto il sovraspazio mediatico di cui dispongono pletore di porporati, le loro continue interferenze su tutto, ma alla fine digrignando i denti mi dico che non dispongono di forze armate per imporlo e che la stupidità di chi ci casca non è nemmeno un reato.
Ma un’autocritica interna e spietata,una pulizia morale che restituisca dignità al perdono farfugliato di uomini votati alla fede che hanno abusato della loro sacralità è invece necessario e indifferibile.
Devono dire con parole chiare e con la forza temeraria di chi vuole chiudere una pagina terribile di storia che la formazione e la cultura, la repressione e l’imbonimento di intere generazioni consacrate a Cristo, e che hanno ravvisato nella carne il più turpe dei peccati,ha portato all’errore ed all’aberrazione più infame.
La castità,il matrimonio del clero,l’indulgenza serena di essere uomini nella straordinaria visione di San Paolo che diceva "meglio sposarsi che bruciare" sono un passo immediato che attendiamo come abiura definitiva dell’ipocrisia e della violenza nascosta dagli altari.
Quella che rende maledetti per sempre.
Lelia.
Per Antonio. Neanche io ti conosco e spero di incontrarti (io sono di provezze). Si sono un po' criticone, me lo dice sempre anche mia moglie. Mi piace discutere.
RispondiEliminaMi da fastidio quando sento o leggo (ed oggi è all'ordine del giorno) critiche sulla Chiesa, ma non critiche costruttive, ma critiche così tanto per infangare, senza fondamento, per sentito dire (come gli articoli di Nicoletti ed ora il commento di Leila). All'inizio la tua mi sembrava un po' una sparata del genere, poi ho capito che eri in buona fede e cercavi delle correzioni alla Chiesa secondo delle tue idee (che io parzialmente non condivido) per migliorarla, però in generale la apprezzi già come è (mi sembra di aver capito).
Quindi potresti un po'aiutarmi a rispondere a questa ragazza che ha sventagliato una serie impressionante di critiche che credo di poter smentire o comunque ridimensionare una per una, ma è un lavoraccio perche son stati toccati molti argomenti, e portare notizie serie e provate è più laborioso che sparare a raffica cose sentite o lette su certi giornali o viste su certe trasmissioni (ci vorrebbe un'ente nazionale che controlla i fatti e smentisce i media che le sparano grosse...).
Vedo di preparare qualcosa, non mi piace che si passino per vere notizie false e/o incomplete.
Ciao intanto