martedì 8 dicembre 2009

SANTO SUBITO

__________ di Franco d'Auria ____________________

L’allegato VIII alle legge n. 810 del 27 maggio 1929, articolo 7 bis, comma ter, cioè un allegato ai tanti famosi Patti Lateranensi, prevede che su istanza di almeno 50.000 cittadini cattolici italiani, la Santa Sede debba aprire un procedimento di beatificazione e, eventualmente, di elevazione a Santo della persona meritevole di tale merito.

All’art. 9, comma quattro, è previsto che i sottoscrittori di tale istanza debbano essere, in primis cittadini italiani, in subordine debbano essere, battezzati, aver fatto la prima comunione, essere cresimati, essere immuni da peccati mortali ed in particolar di aver sempre rispettato l’8° Comandamento.

Novantamila persone sabato 6 dicembre 2009 hanno sottoscritto la petizione. In attesa che le Prefetture di tutta Italia verifichino quanti sono gli Italiani che hanno firmato, la Santa Sede ha creato una Commissione che verificherà se i sottoscrittori abbiano i requisiti previsti in subordine.

Un Parlamentare italiano, ex magistrato, ha già chiesto di far parte della commissione. Questi afferma che l’allegato VIII non prevede che gli appartenenti a tale commissione debbano essere necessariamente ecclesiastici e poi lui è in contatto diretto con il loro capo che sta nei cieli.

Ma chi è il meritevole di tanta grazia da assurgere anche agli onori degli altari dopo essere già stato elevato, nei tribunali dello Stato Italiano, al titolo di meritevole ed onorevole “Signore della bocca della verità”?

Ma Signori, vergogna, non avete ancora capito che si tratta del pluriomicida e bombarolo, nonché infanticida, nonché emerito pentito Gaspare Spatuzza.

Venerdì 5 dicembre 2009, presenti circa in 400 tra reti televisive e giornalisti stranieri, con la complicità di altri, questo emerito personaggio ha tentato di sputtanare il Presidente del Consiglio, nonché l’Italia, davanti a mezzo mondo.

La settimana nera di Berlusconi, quella in cui tre attacchi politico-finanziari concentrati dovevano essere determinanti per la sua caduta, si è rilevata un boomerang che ha solo rafforzato il consenso popolare nei suoi confronti.

Un flop taciuto dalla sinistra e relegato, nelle rispettive fasi, a pochi trafiletti dalla stampa comandata e serva di colui che detiene la tessera n. 1 del PD:

  • il maxi sequestro di 750 milioni di Euro che, per sentenza del tribunale di Milano avrebbero dovuto essere versati a favore di Carlo De Benedetti (tessera n. 1) è stato sospeso dalla Corte di Appello;

  • la confessione di Spatuzza avrebbe dovuto essere un “bomba atomica” (detto da Fini che non si capisce bene dove stia andando) si è rilevata un peto;

  • la dimostrazione popolare organizzata e sponsorizzata economicamente da Di Pietro, che doveva essere la spallata finale, ha avuto la partecipazione irrilevante con la presenza dei soliti noti.

E’ scandaloso ed irresponsabile il godimento di alcuni politici che, per una manciata di voti, infanghino l’immagine del nostro paese a livello mondiale. E’ scandaloso che qualcuno abbia potuto solo pensare che San Gaspare, un irrilevante personaggio definito dai suoi capi un semplice “imbianchino”, potesse essere a conoscenza di verità che avrebbero spazzato il nuovo scenario politico italiano.

In Primavera c’è stata Noemi, in Estate ecco Patrizia D’Addario, in Autunno troviamo San Gaspare, sorvoliamo sulle mezze stagioni dei lodo Alfano e della Mondadori. Voilà, signori, ecco la pizza 4 stagioni, la sorpresa d’Inverno quale sarà?

I PM sono al lavoro. Tutti a studiare documenti, confessioni, racconti di personaggi inattendibili ma, se attaccano il Premier, portatori del Verbo. Santi e Profeti di origine mafiosa diventano gli oracoli davanti a cui i PM sono inginocchiati ed attendono fiumi di verità. Non importa se tanta dovizia lascia poi migliaia di normali cittadini in attesa di sentenze che chissà quando arriveranno.

Quanto costa allo Stato ed a noi contribuenti San Gaspare? La paga mensile di un operaio che mantiene onestamente la propria famiglia? No, di più, Tanto, tantissimo di più. I capricci e la megalomania di qualcuno come al solito la paga “pantalone”.

Franco d’Auria


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