mercoledì 7 aprile 2010

Sciamanesimo a Provaglio d'Iseo

__________ di Fondazione Culturale San Pietro in Lamosa ____________________



Inviamo in allegato (click sull'immagine sottostante per ingrandire) il dèpliant di un evento davvero singolare e interessante che si terrà, tra soli 9 giorni, venerdì 16 aprile, alle ore 20.30, nell’Auditorium del Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo (Bs). Intitolato  “Lo sciamanesimo come pratica spirituale nella vita contemporanea”, è il primo di un ciclo di eventi che il Monastero, nel tentativo di attualizzare una delle sue funzioni originarie, ha pensato di dedicare al tema cruciale della spiritualità.
E’ sembrato che oggi il modo migliore di trattare tale tema fosse di passare in rassegna le diverse forme di spiritualità vissuta, soprattutto quelle elaborate dalle grandi religioni storiche. Quindi, si parte dalla prima religione dell’uomo, l’animismo/sciamanesimo, che ha caratterizzato tutti i gruppi umani per decine di migliaia d’anni e che è sopravvissuta fino ad oggi in parecchie aree del mondo, talvolta in forme esplicite e autonome, altre volte dietro il velo di altre religioni. Molti conoscitori credono che in essa siano presenti conoscenze, valori e pratiche illuminanti anche per noi.
Dovrebbe, perciò, risultare di grande interesse sentirne parlare, come avverrà al Monastero, da relatori competenti, come Mariarosa Genitrini, esperta di culture orientali, e Bhola Banstola, che, oltre ad essere sciamano e discendente di sciamani, è accreditato come tale e come antropologo presso università inglesi, statunitensi e asiatiche. I due, nei giorni successivi (17 e 18 aprile), terranno, sempre nei locali del Monastero, un corso teorico-pratico di sciamanesimo.
Vi aspettiamo!

Fondazione Culturale San Pietro in Lamosa Onlus



4 commenti:

  1. Non credo che chi fondò il monastero pensasse che in un futuro sarebbe stato utilizzato per "iniziare" le persone ai riti degli sciamani....!

    Non ho nulla con chi la pensa diversamente dai cristiani; mi piacerebbe però che i suoli adibiti alla preghiera, all'adorazione e alla contemplazione rimanessero dedicati unitamente a Colui per il quale sono stati edificati e non ad altre forme di spiritualità.

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  2. Caro Antonio, forse non hai letto con cura le parole che introducono l'incontro proposto dalla Fondazione Culturale San Pietro in Lamosa.

    Si tratta del primo di un ciclo di eventi che passerà in rassegna le diverse forme con cui, storicamente, l'uomo si è approcciato alla spiritualità.

    La spiritualità è ciò che rende l'uomo diverso dagli altri esseri viventi, che lo pone nella sua condizione di anello di congiunzione tra l'animale ed il divino.

    Se tu, caro Antonio, fossi nato in India, in una famiglia induista, parleresti di Brahma, Vishnu e Shiva, la trinità indiana, anziché del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Ma sia un induista che un cristiano, così come un credente di qualsiasi altra religione, stanno parlando della stessa cosa: si stanno rapportando alla spiritualità.

    Così come anche al di fuori di qualsiasi religione istituzionalizzata ognuno può rapportarsi con ciò che tu chiameresti Dio, anche senza chiamarlo così.

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  3. Caro Dario,io ho espresso un'opinione proprio perchè ho letto l'articolo.
    Non ho criticato l'argomento dell'incontro,ma il fatto che si tenesse in un suolo che, a mio avviso, è prettamente cristiano cattolico.
    Buona giornata.

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  4. Caro Antonio,

    chiedo scusa per la risposta forse un po' troppo ampia e non direttamente rivolta al tuo primo commento - del quale capisco la posizione espressa nel secondo paragrafo.

    Insinuando in maniera un po' troppo rude e, forse, inopportuna una tua lettura superficiale dell'articolo intendevo solo dire che negli intenti dell'iniziativa non vi è quello di iniziare le persone allo sciamanesimo ma, piuttosto, quello di capire le origini di questa antica modalità di rapportarsi con la spiritualità. Questo con l'idea che la comprensione -o quantomeno l'apertura e l'avvicinamento- alle differenti pratiche spirituali, partendo dallo sciamanesimo, possa aiutare anche i cristiani cattolici ad essere ancor più genuinamente cristiani.

    In buona fede.

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