giovedì 5 dicembre 2013

Lettera di Jacopo Baraldi ai Provagliesi

Care Provagliesi e cari Provagliesi,

vi scrivo solo poche righe non con l'intento di indirizzarvi verso un candidato alle primarie ma con un intento più ampio che cerchi di cogliere il senso di questo percorso che ci porterà all'otto dicembre.

Mi rivolgo a voi per celebrare un momento di democrazia altissima in cui un partito composto da sensibilità e componenti tra loro anche distanti e in disappunto ritrova il suo volto migliore: il confronto tra idee di futuro, di paese e di partito.

I partiti vivono un momento difficile perché difficile è questa fase storica, perché dobbiamo reinventare gli strumenti per interpretare e indirizzare un mondo nuovo che pone sfide e problemi mai visti prima, o meglio, mai visti in questa proporzione.

Diverse sono le opinioni tra i vari candidati in merito all'idea di partito, di paese, di governo. Un nesso collega però questi diversi percorsi: la consapevolezza che un cambiamento radicale deve avverarsi e che per assicurare la democrazia in questo paese e ricomporre le maglie sfaldate del tessuto sociale e l'allontanarsi tra eletti e elettori serve intraprendere percorsi nuovi e battere nuove strade.

Mi piace ricordare il discorso che John Kennedy fece nell'estate del 1960 all'inizio della sua campagna elettorale che poneva la necessità d'una nuova frontiera, di un traguardo ambizioso da raggiungere. Kennedy in quel discorso descriveva un’America che non esisteva e che era il frutto d'un suo sogno. Quel sogno ci ha portato ad avere il primo presidente di colore, i diritti civili, un nuovo ruolo della potenza americana nel mondo.

Io vorrei che queste primarie per l'elezione del segretario del Partito Democratico riproponessero quell'atmosfera e dessero all'Italia una nuova frontiera, un nuovo sogno. La crisi ci ha impoveriti molto e il sogno, la nuova frontiera può sembrare un lusso per privilegiati: il mio invito ai giovani e a noi tutti è di ritrovare questa forza, questo spirito di iniziativa e di lotta.

Quando nel 2008 fu scritto il manifesto dei valori del PD c'era l'ambizione d'un partito che dai cambiamenti globali, dalla caduta delle ideologie e dalle crisi dei diritti, dei valori, del lavoro sapesse dare una nuova linea e una speranza per un futuro diverso e migliore che il paese si merita. Quel percorso da allora ha subito molte battute d'arresto e troppe interruzioni: è tempo di costruire questo partito e di dare un’alternativa seria e di sinistra a questo paese.

Buon congresso, l'otto Dicembre si festeggia la democrazia.

il portavoce Pd Jacopo Baraldi
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