mercoledì 9 maggio 2018

TUTTI A BORDO!





Che bello ascoltare qualcuno che ti smuove dentro!

Mi è successo con la professoressa Beate Weyland, durante l'incontro organizzato lo scorso venerdì per parlare di "Scuola e Comunità".
Lei parlava ed i miei pensieri si inseguivano veloci, coinvolgendo le varie anime del mio essere.

Pensieri da insegnante...
Quante volte ciò che ci sta intorno diventa l'alibi per non cambiare atteggiamento? Cosa serve per modificare un modo di fare scuola che ha bisogno di essere rinnovato?
Nessuna scusa: il cambiamento può e deve partire prima ancora di avere spazi adatti a disposizione.

Pensieri da ex cittadina di Valle di Saviore...
Quanto sarebbe stato utile (e chissà se potrebbe esserlo ancora!) attivare lì un "percorso generativo"? Dopo che già da tempo era stata chiusa la scuola "media", qualche anno fa ha chiuso i battenti anche la scuola "elementare". Sono convinta che anche giungere allo stesso risultato avrebbe avuto un sapore meno amaro, se si fosse intrapreso un percorso serio di ricerca di soluzioni e di condivisione delle scelte con i cittadini. Invece la decisione ha suscitato malumori ed incomprensioni tali da portare qualche famiglia ad iscrivere alcuni dei pochi bimbi rimasti in scuole di comuni diversi da quello previsto dall'accordo.

Pensieri da idealista...
Ma quanto è bello questo concetto di "democrazia all'unanimità"?!? Tanto bello da sembrare assurdo.
Eppure, se ci pensiamo, in questo mondo di fazioni contrapposte, di nuovi muri realizzati o auspicati, di tutti quei "prima..." che, essendo sostanzialmente dei "prima io!", erigono barriere, diviene indispensabile ripartire da ciò che è bene per tutti. E se l'obiettivo è il bene comune, se tutti si impegnano per raggiungerlo, se gli interessi personali vengono lasciati da parte, è davvero così impossibile arrivare all'unanimità?

Pensieri da cittadina di Provaglio...
E' possibile realizzare qui la "democrazia partecipata", ovvero quel coinvolgimento dei cittadini che diventa cooperazione, corresponsabilità?
Si può pensare di provarci per tutte le scelte importanti?
In questa direzione va la decisione di Bene Comune e Lista Civica, presentatesi separatamente alle scorse elezioni amministrative, di lasciarsi alle spalle i dissapori per unire le forze ed impegnarsi a coinvolgere altre persone, proprio nell'ottica di affrontare e discutere insieme i problemi del nostro tempo e del nostro territorio.

Perseguire il bene della comunità tutta significa remare nella giusta direzione.
Il barcone, però, è grosso e pesante. Il contributo di ognuno è necessario non solo a viaggiare più veloci verso la meta, ma anche ad aggiustare, quando serve, la rotta.
Nessun nuovo rematore all'ascolto?

Claudia Paini

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