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Trasmetto a "il Provagliese" la lettera allegata, che tocca il problema dei giovani alle prese col dilemma di trovare un adeguato posto di lavoro e, non trovandolo in Italia, si interrogano sulla prospettiva di emigrare all'estero. Il problema, che avevo proposto all'attenzione dei lettori qualche tempo fa e sul quale alcuni di essi sono intervenuti (l'ultimo, in ordine di tempo, Stefano Maffei), è qui visto con gli occhi dolenti di una ragazza che deve proprio decidere cosa fare. Dalla lettera, che non era indirizzata al giornale ne' destinata alla pubblicazione ma al sottoscritto, sono stati tolti il nome e alcune frasi di carattere privato. Ma essa merita di essere conosciuta.
Cari saluti.
Trasmetto a "il Provagliese" la lettera allegata, che tocca il problema dei giovani alle prese col dilemma di trovare un adeguato posto di lavoro e, non trovandolo in Italia, si interrogano sulla prospettiva di emigrare all'estero. Il problema, che avevo proposto all'attenzione dei lettori qualche tempo fa e sul quale alcuni di essi sono intervenuti (l'ultimo, in ordine di tempo, Stefano Maffei), è qui visto con gli occhi dolenti di una ragazza che deve proprio decidere cosa fare. Dalla lettera, che non era indirizzata al giornale ne' destinata alla pubblicazione ma al sottoscritto, sono stati tolti il nome e alcune frasi di carattere privato. Ma essa merita di essere conosciuta.
Cari saluti.
Franco Pagnoni
Carissimo,
… il mio non è un lamentarsi per il piacere di farlo, ma perchè la situazione, qui, è davvero grave.
Mi ritrovo ad attraversare un periodo molto delicato, in cui sento che ogni scelta che farò sarà decisiva per il mio futuro. Ho paura, tantissima paura, di non riuscire a fare il lavoro che ho finalmente, dopo tanta fatica,capito di amare.
Ho paura di non riuscire a farlo qui, in Italia, il Paese che amo, che ringrazio per tutto quello che mi ha dato negli anni della mia formazione ma che comincio ad odiare ogni giorno di più per le opportunità che mi toglie. Non vorrei trovarmi obbligata a scappare da qui, vorrei poter decidere liberamente dove passare i miei anni futuri, senza dover essere costretta a rinunciare alle persone che amo per poter vivere dignitosamente,cosa che in Italia sembra sempre più impossibile.
Quello che chiedo è solo di poter scegliere dove esercitare la professione che amo, arrivare a fine mese con le mie forze e poter vivere senza sentire ogni giorno di non poter essere ciò che voglio essere per colpa di poche persone che, in fin dei conti, se ne fregano.
Io adoro viaggiare, e anche vivere all'estero mi piace, ma devo e voglio essere io a decidere il se, il quando e il perchè
farlo.
Ho paura per il mio futuro, per come mi si prospetta oggi, a pochi giorni dal mio venticinquesimo compleanno. Non è possibile sentire alla mia età di essere persi senza l'appoggio materiale dei genitori. E' frustrante, per una persona che cerca la propria autonomia, rendersi conto che in queste condizioni non la potrà mai raggiungere. E' triste, e mi fa male, pensare che se un giorno volessi dei figli, forse non me li potrò "permettere". Non è così che, alla mia età, dovrei vedere il mio futuro.
I nostri genitori ci guardano ogni giorno sconsolati perché sono consapevoli che non potremo mai raggiungere il loro tenore di vita.. ma ogni giorno mi chiedo chi l'ha costruita questa società, se non loro.
Chi c'era a votare, a far sentire la propria voce, nei momenti delle scelte dei governi? Oggi a noi giovani hanno tolto anche la voce, ci tengono buoni davanti allo schermo di un computer ma la verità è che siamo sempre più soli e impotenti.
Non so che fare e non mi aspetto risposte, solo l'ascolto e la comprensione di sempre per le quali ti ringrazio. Valgono tantissimo per me.
Un abbraccio,
… il mio non è un lamentarsi per il piacere di farlo, ma perchè la situazione, qui, è davvero grave.
Mi ritrovo ad attraversare un periodo molto delicato, in cui sento che ogni scelta che farò sarà decisiva per il mio futuro. Ho paura, tantissima paura, di non riuscire a fare il lavoro che ho finalmente, dopo tanta fatica,capito di amare.
Ho paura di non riuscire a farlo qui, in Italia, il Paese che amo, che ringrazio per tutto quello che mi ha dato negli anni della mia formazione ma che comincio ad odiare ogni giorno di più per le opportunità che mi toglie. Non vorrei trovarmi obbligata a scappare da qui, vorrei poter decidere liberamente dove passare i miei anni futuri, senza dover essere costretta a rinunciare alle persone che amo per poter vivere dignitosamente,cosa che in Italia sembra sempre più impossibile.
Quello che chiedo è solo di poter scegliere dove esercitare la professione che amo, arrivare a fine mese con le mie forze e poter vivere senza sentire ogni giorno di non poter essere ciò che voglio essere per colpa di poche persone che, in fin dei conti, se ne fregano.
Io adoro viaggiare, e anche vivere all'estero mi piace, ma devo e voglio essere io a decidere il se, il quando e il perchè
farlo.
Ho paura per il mio futuro, per come mi si prospetta oggi, a pochi giorni dal mio venticinquesimo compleanno. Non è possibile sentire alla mia età di essere persi senza l'appoggio materiale dei genitori. E' frustrante, per una persona che cerca la propria autonomia, rendersi conto che in queste condizioni non la potrà mai raggiungere. E' triste, e mi fa male, pensare che se un giorno volessi dei figli, forse non me li potrò "permettere". Non è così che, alla mia età, dovrei vedere il mio futuro.
I nostri genitori ci guardano ogni giorno sconsolati perché sono consapevoli che non potremo mai raggiungere il loro tenore di vita.. ma ogni giorno mi chiedo chi l'ha costruita questa società, se non loro.
Chi c'era a votare, a far sentire la propria voce, nei momenti delle scelte dei governi? Oggi a noi giovani hanno tolto anche la voce, ci tengono buoni davanti allo schermo di un computer ma la verità è che siamo sempre più soli e impotenti.
Non so che fare e non mi aspetto risposte, solo l'ascolto e la comprensione di sempre per le quali ti ringrazio. Valgono tantissimo per me.
Un abbraccio,
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