sabato 13 giugno 2009

Critiche sì, ma sensate…

Volevo dire due parole in riferimento ad un commento di Leila all’articolo “La crisi della Chiesa e le paure di un nuovo nazi-comunismo” di Antonio Simonini. Essendomi un po’ dilungato ho preferito pubblicare il mio pensiero sotto forma di articolo. Riporto e commento alcune espressioni senza voler esser polemico, solo per esprimere il mio pensiero.

La prima: “il Papa è un vecchio parroco tridentino arroccato su posizioni ottocentesche che sta disperatamente bloccando la inevitabile modernizzazione della Chiesa verso posizioni sempre più autoritarie e intransigenti.” Se per posizioni autoritarie ed intransigenti si intende dire non cambiare idee e principi ogni alito di vento bè credo che la Chiesa, con questo o con un altro Papa, non cambierà mai. Il relativismo etico che sta contagiando la nostra società è il male del nostro secolo. La corrente di pensiero secondo cui non ci sono verità vere ma ognuno ha la propria verità sta portandoci alla rovina. Un discorso su questo argomento è molto complesso. Se è il caso potremo affrontarlo in un altro momento anche se credo che il relativismo sia alla base di tutte le successive espressioni che citerò, ed è ciò che fa la differenza principale tra l’atteggiamento della Chiesa e quello di una certa laicità (poi ognuno è libero di valutare se la cosa sia positiva o negativa). L’atteggiamento che caratterizza il pensiero della Chiesa è quello per cui ogni comportamento dovrebbe essere basato sulla ragione. Un ragionamento logico dovrebbe portare ad una verità che, in quanto tale, dovrebbe essere condivisibile per tutti. Certo non è sempre facile giungere alla verità, ma è quello che la Chiesa cerca di fare. Forse per questo ad una analisi superficiale può sembrare “ottusa” o “intransigente”, ma in realtà è convinta che solo la Verità porta al bene dell’Uomo (la Verità vi farà liberi) e quindi intraprendere strade contrarie alla ragione per raggiungere finte verità sono solo scorciatoie inconcludenti. La fede e la ragione vanno di pari passo. Tutto ciò che ci dice la Sacra Scrittura è fondato sulla ragione perché proveniente dalla vera Verità, la Verità ultima, cioè Dio stesso. In linea con l’atteggiamento della Chiesa in queste righe cercherò di leggere le espressioni del commento alla luce della ragione, senza fare riferimento a valori spirituali, ma consapevole che le due via vanno nella stessa direzione, anzi sono due facce della stessa medaglia.
Tornando alla citazione, se per posizioni autoritarie ed intransigenti invece si intende il “non aggiornamento” della Chiesa il discorso è diverso. E’ sempre difficile combinare correnti tradizionaliste e correnti progressiste anche all’interno della Chiesa (parlo sempre a livello di come proporre il Vangelo e come relazionarsi con il resto del mondo, non parlo di cambiare i principi cardine). Per esempio l’autore dell’articolo che hai commentato vorrebbe la Chiesa più tradizionalista. Tu la vorresti più progressista… Anche tra le gerarchie ecclesiali c’è un po’ un lavoro di compromesso. I sinodi e i Concili ecumenici fanno un po’ da aggiornamento generale anche su questi aspetti. E’ forse per questi motivi (anche e soprattutto per non fare scelte affrettate e sbagliate) che un pochino di ritardo sugli “strumenti” del mondo la Chiesa c’è l’ha sempre. Intendo comunque sempre riferirmi a cose tutto sommato superficiali.

La seconda espressione riguarda la pedofilia: “dispiace però che non una sola parola sia stata detta sulle dimensioni,sulla proliferazione e sulle ragioni del fenomeno… è ancora possibile celare in un generico e accorato perdono le ragioni profonde per cui una forte minoranza del clero cattolico è sessualmente deviata ?... quegli assassini in stola che sistematicamente da secoli compiono i loro misfatti con depravazione silenziosa che uccide nella paura.” Per prima cosa va ricordato che la Chiesa non è civilmente responsabile dei propri sacerdoti. Intendo dire che se io commetto un reato non vanno a chiedere al mio datore di lavoro delle scuse. La Chiesa, vista l’alta caratura morale che la contraddistingue, si è sentita in dovere di scusarsi e di fare tutto il possibile per le vittime innocenti perché in un certo senso si sentiva in colpa per non essersi accorta delle tendenze di quegli uomini, ma non era per nulla obbligata. Sulle dimensioni del fenomeno bé credo che quando di mezzo c’è un prete i media fanno i salti di gioia anche per notizie spesso false o mezze false. Se vuoi farti un’idea leggi questo articolo che parla di statistiche. Mi sembra esagerato sparare sentenze generalizzando come fai tu (sicuramente le notizie in tv possono indurre a quello ma bisognerebbe essere più critici e analizzare i fatti prima di sentenziare). I pedofili sono da condannare, preti, imbianchini o salumieri, non c’è differenza. Se guardi le statistiche noterai che non ci sono picchi tra i preti cattolici che spingano a far pensare a qualche problema specifico in questa categoria, anzi, confrontati per esempio con i pastori protestanti (che possono sposarsi) si nota che sono meno soggetti. In ogni caso è meglio leggere bene le statistiche e spostare il problema a livello generale senza assalire i religiosi. Forse obietterai che per un religioso la cosa è più grave perché vista la loro posizione a maggior ragione non dovrebbero fare cose simili, però posso dirti che chi le fa, già di base non è un vero sacerdote ne un credente ma un delinquente che vuole approfittare di un ruolo che probabilmente sceglie solo come copertura.

Terza accusa: “non sono d’accordo sulle pavide scuse storiche,presentate a suo tempo da Woytila a Galilei ed alla scienza, non bastano, sono reticenti”. Questo Galileo si starà rivoltando ancora nella tomba… Si sta parlando forse dell’unico (forse) errore della Chiesa nei confronti della scienza e lo si usa ancora come bandiera della presunta opposizione tra scienza e Chiesa. La Chiesa ha spinto, incoraggiato e sostenuto sempre la scienza, per secoli è stata l’unica a farlo anche attraverso molti religiosi scienziati (vedi Mendel) e molti laici finanziati dal Vaticano. Col tempo anche altre accademie laiche sono nate (appoggiandosi sulle basi create dal lavoro della Chiesa) e con diritto hanno continuato il cammino. Ancora oggi la Chiesa sostiene la scienza sia a livello pratico (attraverso la Specola vaticana e l’Accademia pontificia) sia a livello verbale, sostenendo tutte le scoperte che portano al bene dell’uomo. (se servono chiarimenti ulteriori su Galilei leggete pure questi articoli). La Chiesa casomai indica delle norme etiche che neanche la scienza dovrebbe oltrepassare e delle indicazioni sull’uso delle scoperte che violano i diritti dell’uomo e la ragione umana (nonché per la Chiesa il valore spirituale di ogni uomo).

Quattro: “non accetto che il mancato controllo delle nascite vietato da una visione etica violenta e teocratica determini nella sola Africa una shoah ogni anno
Basterebbe solo leggere le statistiche. In Africa, dove sono iniziate campagne che puntavano sulla fedeltà coniugale e sull’astinenza (nel senso di non farlo col primo/a che si incontra) l’aids è crollata drasticamente, viceversa dove si è puntato sulla distribuzione dei preservativi è aumentata. Quindi a rigor di logica la frase espressa dal Papa non fa una grinza, e se è il caso di parlare di shoah (anche se non mi sembra il caso) lo si deve fare in riferimento a chi ha promosso le campagne anticoncezionali in Africa (spesso perché molto convenienti economicamente). Il discorso è molto vasto. Da noi purtroppo si è radicata questa mentalità liberale dell’aver diritto a tutto, sesso compreso, come fosse un puro divertimento, ma in Africa non è ancora così e diffondere i preservativi significa banalizzare il sesso e le avventure di una notte. In questo modo la gente assume un comportamento più “occidentale”, ha rapporti più “libertini” e quindi (visto che il preservativo non è sicuro al 100%) si ammala di più. Viceversa avendo rapporti solo con il proprio coniuge (o per lo meno con una persona che si conosce da un certo tempo), anche se non protetti, la diffusione della malattia si riduce. Torna un po’ quello che dicevo inizialmente, cioè si aggira il problema con una scorciatoia per non puntare alla verità. La sessualità è un linguaggio molto potente del nostro corpo che se usato male provoca solo danni (soprattutto psicologici). La Chiesa non vieta la sessualità ma ne raccomanda un uso appropriato. Una maggiore responsabilità in questa direzione risolverebbe molti problemi di malattie e figli indesiderati da “sopprimere”. L’alternativa laica oggi è: fallo con chi vuoi, è tuo diritto divertirti, tanto poi ci sono i preservativi per evitare malattie (anche se non sempre funzionano) e figli indesiderati (anche qui non sempre funzionano ma “per fortuna” si possono ammazzare questi esseri indesiderati).  

Cinque: “Non sopporto il revisionismo con cui lentamente la Chiesa vorrebbe divorare le conquiste civili di leggi che disciplinano aborto e divorzio”. Altre due scorciatoie improprie ma che fanno molto comodo. Il divorzio ha portato si molti soldi ad avvocati e psicologi, però ha portato anche moltissimi disagi ai figli delle coppie divorziate, nonché a molti mariti o mogli (perché molto spesso è più uno dei due a volere il divorzio, mentre l’altro ne soffre molto). La possibilità di rescindere un contratto poi è ovvio che pone molta più leggerezza nel sottoscriverlo (il classico: “ci hai pensato bene?”). Il cavallo di battaglia di solito è: “per i figli è meglio avere genitori separati che vedere sempre litigi”. A parte il fatto che da studi emerge che è molto più traumatica una separazione per un figlio che delle tensioni interne alla famiglia (ovviamente è meglio se non ci sono neppure quelle), poi penso che delle persone responsabili debbano pensarci bene prima di sposarsi, pensarci molto bene prima di mettere al mondo dei figli, e poi, una volta fatto, debbano assumersi tutte le responsabilità del caso, compresa la tutela del figlio da traumi. Oltretutto l’inscindibilità del matrimonio permette molto spesso dei ricongiungimenti in caso di liti. Ovvio ora il riferimento ai casi estremi di violenze o simili… Credo che sarebbe bastato limitare la legge a questi casi estremi senza estenderla indiscriminatamente facendone ricadere le conseguenze quasi sempre su chi ha meno colpe, cioè i bambini. Peraltro la Sacra rota prevede già annullamenti per casi estremi (leggete le statistiche  prima di cadere nel solito luogo comune che vuole l’annullamento solo per personaggi ricchi e famosi).  
L’aborto. Questa forse è la vera shoah dei nostri giorni. Non capisco come, chiunque abbia a cuore i diritti dell’uomo, non si debba indignare per questa assurda strage degli innocenti. Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse il senso di questo infanticidio. Appurato che le motivazioni sul problema degli aborti clandestini propagandate per far passare la 194 erano infondate, della serie ammazziamone 200000 (bambini) per salvare forse 100 (mamme), vorrei sapere quale altro motivo può indurre ad uccidere dei bambini innocenti se non delle ideologie perverse o per un fatto di comodo. La vita inizia dal concepimento, quindi non capisco perché ci sia questa abnorme differenza di diritti tra esseri umani (dico ciò perché in realtà neanche la legge ha posto un limite sull’inizio vita in quanto è praticamente possibile abortire sempre prima del parto, quindi…). Credo che quest’ultimo tasto sia ampio e delicato, quindi richiederebbe molto tempo per discuterne (anche se a me sembra abbastanza chiaro il dafarsi), come del resto tutti gli altri argomenti. Io ho solo dato alcune mie opinioni sintetiche cercando di usare la ragione per spiegarmi. Ovviamente non ho la pretesa di avere perfettamente ragione su tutto, per questo sono disponibile anche a cambiare idea qualora mi vengano esposti elementi chiarificatori in modo logico e argomentato, non con sentenze piene di pregiudizi ma vuote di contenuti.


Fabio Scovolo 
27 anni



11 commenti:

  1. Caro Fabio,

    tu pretendi critiche sensate. Questa mia è certamente una critica, intesa come tentativo d’individuazione di alcuni limiti del tuo articolo. Per quanto riguarda la tua richiesta di sensatezza, Renato Cartesio nell’introdurre il suo Discorso sul metodo diceva che “il buon senso è la cosa meglio distribuita nel mondo poiché ciascuno pensa d'esserne così ben provvisto che anche coloro che più difficilmente si accontentano di ogni altra cosa non sogliono desiderarne più di quel che ne hanno”. Ciascuno crede di scrivere cose sensate, che spesso però appaiono insensate agli occhi altrui. Quindi sono e non ti assicuro niente.

    Borges insegna che in una discussione fra uomini civili bisognerebbe partire dal presupposto che l’interlocutore abbia ragione, in caso contrario si ha un dialogo fra sordi. Partendo da questo presupposto, si fa propria l’opinione altrui, la si porta al limite (la critica è in un certo senso un’operazione matematica) e si osserva se regge.

    Scrivi: “La fede e la ragione vanno di pari passo. Tutto ciò che ci dice la Sacra Scrittura è fondato sulla ragione perché proveniente dalla vera Verità, la Verità ultima, cioè Dio stesso.” Vediamo, Esodo 21, 7 autorizza a vendere la propria figlia come schiava, qual è secondo te un prezzo ragionevole? Mio padre si ostina lavorare il sabato, Esodo 35,2 sancisce inequivocabilmente che debba essere messo a morte. Sono moralmente obbligato a ucciderlo o è più ragionevole invocare l’aiuto della Forza Pubblica? E che dire di mio fratello, che ha piantato nello stesso orto due specie di semi come vieta espressamente Levitico 19, 19? Non mi dirai che lo devo risparmiare, non sarai anche tu ammorbato da questo maledetto relativismo etico che ci sposta di giorno in giorno, sotto il naso, la linea di confine fra ciò che è bene e ciò che è male.

    Scrivi: “Questo Galileo si starà ancora rivoltando nella tomba … Si sta parlando forse dell’unico (forse) errore della Chiesa nei confronti della scienza e lo si usa ancora come bandiera della presunta opposizione tra scienza e Chiesa”. Galileo si starà ancora rivoltando nella tomba ma forse Giordano Bruno (forse) sta ancora roteando allo spiedo, sentendo questa tua. Per non parlare di Charles Darwin. Ma probabilmente sono elementi che sfuggono quando si è troppo occupati a leggere Antonio Socci.

    Sto maramaldeggiando, Fabio. Quindi la chiudo. Sollevi altri temi che meriterebbero il tempo di una risposta, tempo che purtroppo non ho. Io ti stimo e ti considero persona intelligente e accorta, ma certe tue riflessioni, in particolare l’avvallo al fondamentalismo (perché questo è considerare verità le Sacre Scritture alla lettera), non potevano essere commentate, soprattutto quando si pretende dagli altri assenza di pregiudizi e pienezza di contenuti (sempre senza voler essere polemici, s’intende).

    D.

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  2. Forse nella foga non ho precisato una cosa (poi ci sarà tempo per discutere di altro): hai ragione, obbedire alla lettera alla Sacra Scrittura è una forma di integralismo. Io intendevo dire (non mi sono espresso per intero credo) che, nella pienezza dei tempi, Dio è sceso sulla terra a dare compimento alla Scrittura e a liberarci dalla legge intesa come serie di norme (peraltro è logico che bisogna vederle in funzione del periodo storico in cui sono state scritte quelle che hai citato) e per stabilire il primato della fede (converrai che il NT che completa l'Antico non sia paragonabile alle norme che citavi). Inoltre Gesù ha fondato la Chiesa sua sposa come nostra guida nel discernimento. Intendevo dire che quello che la Chiesa interpreta delle Sacre Scritture, soprattutto alla luce del Vangelo, va di pari passo con la ragione. Avrei dovuto scrivere questo per la precisione, ma era un po' lungo. In ogni caso hai fatto bene ha permettermi di precisare.
    Ciao intanto, magari più tardi vedo di rispondere sul resto.

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  3. Proseguendo.
    Sono d'accordo con te sulla prima parte del tuo commento (Cartesio-Borges), ma non credo di non rispettarla. Come puoi notare ho tenuto a precisare che non avevo la pretesa di avere ragione su tutto ciò che avevo scritto, ma che avevo portato delle argomentazioni.
    Ragionare con te, per esempio, è più facile perchè porti motivazioni alle tue tesi, ma con chi dice sentenze (anche molto cattive) senza motivi è difficle ragionare. Intendiamoci non faccio differenze di livello, il dialogo è aperto a tutti, ma se si critica duramente è bene motivare, poi si discute. Io credo di scrivere cose sensate e le motivo, se qualcuno mi porta altre motivazioni sensate sull'argomento io posso anche cambiare idea, ma non con pure critiche. Questo intendevo e non credo di essere sembrato superiore.

    Per Giordano Bruno direi che molti studiosi fan fatica a definirlo uno scienziato (era più semplicemente un eretico), in ogni caso, se leggi un po' la sua storia, vedrai che ne ha combinate di ogni. Certo questo non giustifica la sua fine (che probabilmente avrebbe fatto in qualsiasi altro stato del tempo). In ogni caso si parla sempre un po' a sproposito di santa inquisizione, in quanto, da documenti storici emerge che i casi di morte erano rarissimi e per casi estremi di comportamenti civili pericolosi(non comunque giustificabili) e le torture si potrebbero definire più penitenze (le sale delle torture vere erano dei vari regni o feudi, non dell'inquisizione). Darwin per fortuna non venne ucciso. Certo la Chiesa ha faticato ad accettare la sua teoria (alcuni scienziati non son sicuri neanche oggi) ma bisogna comprendere anche i vari periodi storici. Non bisogna confondere poi tra una critica ad una teoria (come può farla anche uno scienziato al giorno d'oggi) e opposizione alla scienza. Oggi la Chiesa (come tutta la civiltà del resto) si è evoluta, comprendendo il valore simbolico della creazione e dando all'evoluzionismo il valore di teoria riconosciuta.
    Per Socci, leggo ogni tanto (come di altri),e noto che a volte è un po' esagerato e brusco ma non dice idiozie (ovvio che va sempre letto con senso critico e non con l'imbuto in bocca).
    Ti saluto anche io.
    Ciao e grazie del commento

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  4. Forse non te ne rendi conto ma quando scrivi giudichi chi non la pensa come te. Ci sono persone che si sono trovate in situazioni e circostanze che non puoi nemmeno lontanamente capire o immaginare ... Parli saccentemente dal tuo punto di vista astratto e concettuale basato su teorie e statistiche… ma ricordati che stai parlando di vita. Di persone con emozioni e dolori che a volte sembrano insormontabili… che a volte schiacciano. Che a volte non si ha la capacità di superare perché i tuoi genitori non hanno divorziato ma nello stesso tempo non sono riusciti a darti gli strumenti giusti per farlo… oppure sei tu che non sei riuscito a coglierli. Sai non siamo dei Robot. Avrei da dirti molte cose, ma mi soffermo solo su una tematica. Quella dell’aborto. Ampia e delicata questione come hai detto. Innanzitutto ti invito a leggerla la 194. In questo modo scoprirai che prevede l’aborto entro i primi 90 giorni della gravidanza, tranne casi gravissimi regolati dagli articoli 6 e 7 della legge stessa. Poi vorrei farti riflettere su un altro punto.
    ‘In base a un'indagine condotta da Istat e Ministero delle Pari Opportunità sono piu' di mezzo milione le donne vittime di stupri o di tentativi di violenza sessuale in Italia. Solo negli ultimi tre anni se ne contano 118mila (fascia tra i 14/59 anni).’ Alcune di loro sono rimaste in cinta perché i preservativi come dici tu non sempre funzionano e i violentatori non ne fanno certo un uso accorto quelle volte che ne fanno uso. Prova a pensare senza leggerlo da nessuna parte ma semplicemente usando il tuo cuore e il tuo cervello a come può essere difficile portare nel proprio grembo il frutto di una violenza carnale. Forse non riuscirai a comprendere e capire. Non lo pretendo. Il mio commento non ha il fine di farti cambiare idea ma solo di proporti un altro punto di vista. Per cui se vuoi puoi rispondermi con una sbrodolata di parole, ma il mio invito resta sempre lo stesso. Pensa alla vita vera. Ci sono altri tipi di situazioni che potrei proporti.. forse un altro giorno. In generale comunque abortire non è una passeggiata nemmeno per chi decide con convinzione di farlo.
    Un’ultima cosa, la mancanza di autocriticismo è alla base della crisi sociale, politica religiosa ecc nella quale navighiamo da ormai lungo tempo. Anche la chiesa ha commesso, commette e commetterà errori perché composta da uomini. Che questo ti piaccia o meno. E l’ultima cosa di cui ha bisogno è quella di essere difesa. Per crescere e svilupparsi in modo sano ha bisogno di persone che critichino costruttivamente le sue azioni sociali. Non ci sono sempre ma e però forse e se. Dal tuo commento ‘Giordano Bruno direi che molti studiosi fan fatica a definirlo uno scienziato (era più semplicemente un eretico), in ogni caso, se leggi un po' la sua storia, vedrai che ne ha combinate di ogni. Certo questo non giustifica la sua fine (che probabilmente avrebbe fatto in qualsiasi altro stato del tempo)’ Prima di tutto era un uomo e la religione in cui credi predica e crede nel perdono. Seconda cosa il fatto che anche altri ‘Stati’ l’avrebbero fatto non vuol dire nulla. Consideriamo il momento storico ma non nascondiamoci dietro ad esso. Oltre a non leggere con l'imbuto in bocca Socci, cerca di farlo anche con i ''documenti storici''…
    Chiara

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  5. Il tuo cuore invece ai bambini che non possono uscire dal ventre materno (se non già morti)non ci pensa?.... Non credo in questa forma di sentimentalismo che nasconde la morte di innocenti (credo nella tua buona fede intendiamoci).
    Se ci tieni alla vita non dovresti fare distinzioni. Non dico sia semplice la vita, anzi... ma ci sono delle responsabilità.
    Pensa solo al fatto che il figlio concepito da stupro nasca perchè magari si pensa che sia frutto della relazione col proprio partner e solo dopo si scopre la verità. Secondo te cosa bisognerebbe fare? Portando fuori dal grembo la situazione ti sembra cambiata?
    In ogni caso credimi (forse con le parole non sembra) ma sono sensibile a questi temi e non li valuto con superficialità. Spero tu possa credermi e continuare in caso il canfronto con la consapevolezza che entrambe ne parliamo (con idee diverse) perchè ci sta a cuore la vita.
    Ci sentiamo più tardi
    Ciao

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  6. Volevo aggiungere altre cose. Proprio per il fatto che sto parlando di vita mi esprimo in questo modo (forse il mio tono è stato un po’ forte, ma proprio perché, soprattutto l’aborto mi lascia una voragine nel cuore incolmabile soprattutto ora che sono anche io papà). So che ci sono molte situazioni estremamente drammatiche e so che se dovessi trovarmi in alcune di esse probabilmente la penserei diversamente, ma non vuol dire che sarebbe la cosa giusta (sul momento probabilmente credo che tanti vorrebbero la morte di chi ha ucciso un proprio caro [x esempio], ma non vuol dire che ciò sia giusto). Cerco di guardare la situazione globalmente (ovvio che da fuori è più facile) e cerco di capire che, anche se indesiderata per i più comprensibili motivi, una vita è sempre una vita. La 194 la conosco abbastanza, e prima cosa non capisco che relazione ci debba essere tra le condizioni economiche e sociali (per quanto gravi) della madre con la possibilità di uccidere il figlio. Poi è vero quel che dici sui 90 giorni, ma spesso ciò viene aggirato con facilità purtroppo e poi spesso anche difetti non particolarmente gravi del bimbo possono essere una sufficiente motivazione (al di la del fatto che, come non ucciderei un bambino down dopo la gravidanza, mi sembrerebbe giusto non ucciderlo neanche prima). In ogni caso la vita per me inizia dal concepimento e visto che neanche la legge mi da un termine rigoroso devo dedurre che un diverso punto di inizio vita non sia ancora stato stabilito. Questa è la vita vera! Non capisco perché ragionando tutte le situazioni estreme e drammatiche con il bimbo fuori dal grembo cambia radicalmente tutto rispetto a trasportarle indietro di qualche mese.
    Ora voglio dirti che secondo me la soluzione (non la impongo, la esprimo solo…) non è vietare l’aborto (o anche il divorzio) o mettere in galera chi lo pratica, ma iniziare a cambiare questa mentalità per cui l’aborto sta sempre più diventando una cosa più leggera e indolore. Far capire che la vita di ogni creatura è preziosa, insegnare che in casi estremi piuttosto che uccidere, anche se doloroso, è meglio sforzarsi e farsi aiutare (per esempio dalle numerose associazioni cattoliche che hanno salvato molte vite) per superare le enormi difficoltà, o in extremis lasciare il bambino a qualcun altro in adozione, ma non ucciderlo… Invece purtroppo si va sempre più nella direzione opposta… e a me spiace molto…
    Per il divorzio so che anche li ci sono situazioni tristi per i figli e a volte può sembrare meglio una separazione. Anche qui però quello che intendo è che ci vorrebbe una spinta di sensibilizzazione verso la famiglia, verso la fedeltà, verso il valore inscindibile del matrimonio. Far capire che fare dei figli comporta molte responsabilità che non si possono spazzare grazie ad una legge troppo permissiva…

    Che la Chiesa sia composta da uomini che compiono errori credo di averlo scritto già anche io con le stesse tue parole in un altro articolo. Sono d’accordo che servono le critiche costruttive (costruttive però!). Con l’esempio di Bruno intendevo dire che in periodi storici in cui gli orrori erano all’ordine del giorno, la Chiesa era l’istituzione di gran lunga meno crudele (girano tante di quelle balle e esagerazioni sui suoi presunti misfatti…). Poi (come ho scritto), questo non giustifica quel episodio. La Chiesa, come tu dici ha commesso, commette e commetterà errori ed è in costante cammino di miglioramento (la società civile spesso va in direzione inversa..) e di crescita. Gli errori fatti in passato li ha messi sul banco e si è scusata più volte. Mi spiace però che a fronte di alcuni errori (sempre da condannare), che sono pochi rispetto al resto del modo laico, si debba dimenticare tutto il bene che ha fatto e che continua a fare.

    Ho sbrodolato troppo di nuovo, scusate…
    Ciao

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  7. Non volevo creare polemiche, ammetto di essere stata cruda nell'analizzare, ma mi baso su fatti reali.
    Scusatemi se mi sono permessa, difficilmente lo farò ancora.
    Buona serata.

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  8. Quali fatti reali.........?
    Permettiti pure, ma assumiti le responsabilità di ciò che dici con le eventuali conseguenti critiche.
    Ciao
    Fabio

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  9. Mi riconetto ora dopo lungo tempo e non riesco a leggere il commento d Lelia... cancellato? per quello che riguarda te Fabio, m spiace ma non sono una tua assidua lettrice ho solo commentato a quanto avevi scritto in questo articolo. Ovviamente come immaginavo hai semplicemente risposto senza nemmeno prenderti il tempo d pensare a quello che avevo scritto o d leggerti la 194. ma nn m stupisce. In ogni caso, la mia non era una forma di sentimentalismo. Semplicemente un’opinione diversa dalla tua, che hai categorizzato in questo modo. E non ho nemmeno bisogno d sapere che credi in una mia eventuale ‘buona fede’. Non esistono solo fondazioni cattoliche che possono aiutare le persone. La Chiesa non è l’unica realtà d questo mondo. Ah.. e per favore cosa è un gioco o una sfida a punti a chi ha fatto meno cazzate tra mondo laico e mondo religioso??? Non nascondiamoci dietro questi stupidi confronti… gli errori sono errori e non riesco a capire come tu possa essere sicuro d quello che la chiesa ha fatto o non ha fatto in tempi così lontani.. proprio non capisco questo tuo difenderla a spada tratta.
    chiara

    RispondiElimina
  10. Credo di scrivere in italiano e di non essere offensivo o aggressivo verso nessuno (come invece vedo dai commenti), cerco solo un confronto di idee, ma vedo che non è possibile (quasi mai) ottenerlo. Invece di illustrare motivazioni alle proprie tesi (spero che non mi taccerai di insensibilità...) si mettono sempre avanti insinuazioni e accuse (dopo sono io il fissato...). Io esprimo pareri motivandoli che poi potete anche smentire sempre con motivazioni. Invece tu (e anche altri) anteponi sempre risposte secche e senza spiegarmi in modo logico il perchè le sostieni. Sono aperto a qualsiasi confronto, lo scrivo di nuovo, posso anche cambiare alcune mie idee, ma vorrei dei motivi per farlo non solo affermazioni senza spiegazione (può darsi che delle motivazioni a ciò che dici le hai, ma non scrivendole non posso immaginarle).

    Tornando al tuo commento:
    -hai immaginato male, perchè dopo una risposta breve ho atteso tutto il giorno prima di proseguire (pensando a ciò che avevi scritto ovviamente). Mi sono riletto la 194 (nonostante già la conoscevo) e ho dedotto (già lo pensavo) ciò che ti ho scritto. Tu che la conosci a mena dito che motivazioni porti a ciò che dici?

    -Tralascio i commenti sulle frecciatine tipo "non mi stupisce", "non ho nemmeno bisogno d sapere che credi in una mia eventuale ‘buona fede’"... ecc... Io cerco solo di essere gentile come è mia abitudine....

    -é vero non esistono solo fondazioni cattoliche che aiutano la gente, peccato che io parlavo di aiutare le mamme a non abortire e quì il campo si restringe... (probabilmente ci sono anche quì associazioni non cattoliche che fanno questo lavoro, probabilmente tu le disprezzerai, io le approvo in pieno anche se non cattoliche).

    -"La Chiesa non è l’unica realtà d questo mondo" - mai detto ciò, ripeto apprezzo ogni realtà che ha a cuore la vita (visto che di questo stiam parlando) anche se non cattolica.

    - "Ah.. e per favore cosa è un gioco o una sfida a punti a chi ha fatto meno cazzate tra mondo laico e mondo religioso??? Non nascondiamoci dietro questi stupidi confronti… gli errori sono errori e non riesco a capire come tu possa essere sicuro d quello che la chiesa ha fatto o non ha fatto in tempi così lontani.. proprio non capisco questo tuo difenderla a spada tratta."
    Non occorre replicare, ricopio ciò che ho già scritto:
    Che la Chiesa sia composta da uomini che compiono errori credo di averlo scritto già anche io con le stesse tue parole in un altro articolo (SCUSA SE L'HO RICOPIATO, CMQ NON LO DICEVO PER OFFENDERE MA PER CONFERMARE CHE LA PENSO COME TE SU QUESTO, MA VEDO CHE QUI SI CERCA SEMPRE L'OPPOSIZIONE SU TUTTO). Sono d’accordo che servono le critiche costruttive (costruttive però!). Con l’esempio di Bruno intendevo dire che in periodi storici in cui gli orrori erano all’ordine del giorno, la Chiesa era l’istituzione di gran lunga meno crudele (girano tante di quelle balle e esagerazioni sui suoi presunti misfatti…). Poi (come ho scritto), questo non giustifica quel episodio. La Chiesa, come tu dici ha commesso, commette e commetterà errori ed è in costante cammino di miglioramento (la società civile spesso va in direzione inversa..) e di crescita. Gli errori fatti in passato li ha messi sul banco e si è scusata più volte. Mi spiace però che a fronte di alcuni errori (sempre da condannare), che sono pochi rispetto al resto del modo laico, si debba dimenticare tutto il bene che ha fatto e che continua a fare.



    Ciao
    Fabio

    RispondiElimina
  11. Post/comunicazione di servizio diretto a Chiara:

    Nessun commento è mai stato cancellato. Forse ti confondi con il commento che Lelia ha lasciato (e a cui si riferisce nel commento a questo articolo) all'articolo di Antonio Simonini "La crisi della chiesa e le paure di un nuovo nazi-comunismo", che trovi qui: http://ilprovagliese.blogspot.com/2009/05/la-crisi-della-chiesa-e-le-paure-di-un.html

    la Redazione

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