sabato 6 giugno 2009

Per un CNL della sinistra

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Mi piace sempre di più il contributo di pensiero di Michele Cologna, soprattutto perchè è una narrazione politica e non solo un'analisi fredda. Posso non condividerne, qualche volta, le opinioni, ma mai come sono espresse, anzi ritengo che rappresenti un modello importante da considerare nel proporre nuove riflessioni.

Sono rimasto sconvolto dai tre nuovi morti sul lavoro alla Saras in Sardegna. Non è solo l'ennesimo incidente, ma l'esempio di una società che antepone il profitto alla vita umana, profitto di quella categoria degli imprenditori che pretende, ora come sempre, aiuto dallo stato ma senza restituire un contributo sociale qualitativamente migliore. La crisi che stiamo vivendo è figlia di una logica che ha visto lor signori pensare che era più facile far soldi con i soldi e lasciare che nelle fabbriche i giovani diventassero i nuovi schiavi, mentre le competenze dei lavoratori anziani non veniva nè gratificata nè impiegata come elemento di formazione. Si parla anche molto di innovazione, ma, sempre per la logica del profitto facile che offriva la magica finanza, poco è stato investito in questo campo e, poichè le nostre imprese sono per lo più a tecnologia matura, meglio delocalizzare. Poi se muore qualche operaio, magari straniero e pagato in nero, sono solo disgrazie.

E così in Italia si muore più che altrove, mentre un governo di delinquenti si prepara a varare una legge che pernette agli imprenditori di uscire salvi da queste situazioni e costringe i lavoratori vittime di dimostrare che quanto è accaduto non è colpa della loro imperizia. Se la legge passa è prevedibile che il trend delle morti aumenterà.

E mi dispiace constatare che un ente che dovrebbe essere di stimolo alla moralità si limiti a delle raccomandazioni, perchè non può dare patentini.
Ma sul caso Englaro la Chiesa la patente di assassino a quel povero padre l'ha data, eccome. E le critiche al governo precedente sono state assai più violente solo per aver affrontato il caso delle staminali o per aver pensato a una soluzioni alle unioni di fatto.
Oggi, invece, i vescovi si limitano a dire che ci vuole più moralità, che la legge sui respingimenti è ambigua, che bisogna avere più attenzione alla povertà delle famiglie.

Ma questa povertà è figlia di una politica che da ai ricchi e alla Chiesa e toglie ai poveri. Perchè è facile criticare il dramma della precarietà dei giovani dimenticando gli insegnanti di religione che, senza un concorso o un corso dello stato, sono entrati nella scuola e sono di ruolo, mentre migliaia di insegnanti precari vengono espulsi! E come dimenticare l'aumento degli stanziamenti (inaugurati da Prodi) alle scuole private (leggi cattoliche perchè sono queste prevalenti) o le convenzioni delle cliniche San qualcosa che pesano sull'erario togliendo soldi per le strutture pubbliche e aumentando il debito delle spese sanitarie che costringono le ASl all'aumento dei ticket che pagano i più deboli.

Ma torniamo ai nostri ragionamenti su un governo sempre più spietato con i deboli. Intanto ogni nuova spesa viene affrontata togliendo soldi al sud, quindi alla parte più in difficoltà del Paese, quella che pagherà il prezzo più pesante, anche in termini di siicurezza, visto che sono stati fatti tagli pesanti alla polizia e alle forze dell'ordine. Quindi il territorio del nostro mezzogiiorno passerà sempre di più al controllo della criminalità organizzata. Una resa dello Stato, da parte del governicchio di quaquaraqua di Berlusconi che, in questo modo, infanga il sacrificio dei tanti servitori dello stato che sono morti e dei tanti cittadini (penso a Impastato), giornalisti (come Rostagno), parlamentari della sinistra (perchè i Nicoletti, i Salvo e gli altri hanno pagato sgarri fatti alla mafia dopo esserne stati contiugui).

Ma il contributo del governicchio di quaquaraqua di Berlusconi non si limita a questo, nulla è stato fatto per arginare la crisi. L'unico contributo è quello di Berlusconi che dice che ci vuole ottimismo. Mi ricorda lo slogan per una catena di negozi di elettrodomestici e interpretato da un grande attore.

E poi c'è l'Abruzzo, un esempio emblematico del cinismo del governicchio di quaquaraqua di Berlusconi. Si promettono soldi che non arriveranno semplicemente perchè non ci sono, mentre nelle tende si muore, nel silenzio dei media per i quali quei morti non esistono. Un anziano che muore per infarto, magari perchè non sa come ripararsi dal caldo sofferto nelle tende; oppure un malato di polmonite in conseguenza del freddo dei giorni del dopo terremoto non fanno notizia. Ma sono vittime anch'esse di quel sisma e dell'incapacità di una macchina dei soccorsi che non ha funzionato. Ma a chi importa di loro. Per fortuna c'è De luca che si sforza di mantenere viva l'attenzione verso di loro, ma quando finirà il giro d'Italia tornerà il silenzio. Un po' di clamore ci sarà con il G8, ma non dovremo dimenticare che, per fare posto alle comodità dei grandi e del loro seguito, si spendono soldi che potrebbero essere risparmiati con teleconferenze. Mentre quei soldi potrebbero essere spesi meglio per gli uomini e le donne che soffrono.

E bisognerebbe parlare della scuola, della fuga dei cervelli, della legge sulla fine vita, delle università, dei diritti degli stranieri, dei gay, dei Rom e dei Sinti, della libertà di stampa che è stata di fatto cancellata, del debito pubblico, dell'aumento della povertà, dell'impoverimento culturale.

Per tutto questo è tanto tempo che mi frulla nel cervello un'idea che può sembrare folle: di fronte a una involuzione autoritaria, da una parte, e alla politica di Berlusconi di rapina delle classi più deboli, perchè non pensare ad un CNL delle sinistre (da Rifondazione al PD) per un rinnovamento reale della politica e, anche con alleanze con l'IDV, a un'azione incisiva per la lotta contro le nuove povertà e la crisi?

Premiamo sui partiti della sinistra per una costituente di un soggetto che sappia valorizzare gli elementi comuni senza mortificare le differenze.

La politica deve tornare a parlare di noi e noi dobbiamo tornare a parlare di politica. Perchè non fare una conferenza della sinistra anonima e costringere le nomenclature a confrontarsi con noi, che siamo la base, quelli che li vota?

Roberto Nicoletti

4 commenti:

  1. Chiedo ancora dove è stato detto assassino a Englaro da parte della Chiesa... e poi chiedo suggerimenti a lei che sa tutto su cosa dovrebbe fare la Chiesa di diverso se non denunciare ed esortare al cambiamento su tutti i temi che minano il valore dell'uomo come continua a fare e con grande frequenza (ovvio che certi interventi vengono portati in risalto dai media, altri non vengono neanche citati..).
    Per inciso: gli insegnanti di religione sono per il 90% laici, e con gli opportuni studi lo potrebbe fare anche lei, non vedo niente di scandaloso.
    Per scuole e cliniche private credo che l'alta efficenza che le contraddistingue rispetto a quelle pubbliche (non parlo solo di quelle cattoliche ma private in genere) non sia altro che un vantaggio per lo stato. Con i soldi che lo stato fornisce a due cliniche private si riuscirebbe a mala pena a farne funzionare una pubblica (visti gli sprechi), senza i grossi costi di realizzazione dell'opera e di avviamento, quindi credo che per coprire tutte le necessità italiane (sia educative che sanitarie) allo stato convenga molto la mano dei privati.
    Ciao ciao

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  2. Il suo problema è sempre la mia critica alla chiesa, o meglio alla gerarchie ecclesiastiche. Ma ha forse dimenticato lo scandalo dello IOR e Calvi suicidato sotto il ponte dei frati neri a Londra (vedi un po' la beffa, proprio sotto il ponte dei frati neri). E ricorda tutti gli scandali delle cliniche provate; l'ocultamento degli scandali della pedofilia in Italia e quelli denunciati in ogni parte del mondo. Anche sugli insegnanti di religione cattolica ci sarebbe da dire. Vengono pagati dallo stato italiano, non fanno nessun concorso pubblico, sono scelti dal Vescovo (che è anche l'unico che può rimuoverli) e, quando vogliono, possono chiedere di passare ad insegnare un altra materia avendone l'idoneità.
    Questa è un'intromissione inammissibile, oltretutto i ragazzi mussulmani, ad esempio, non godono dello stesso trattamento. Non mi dica che i cattolici sono maggioranza in Italia, visto che le chiese sono vuote è un'affermazione che, forse, valeva per il passato.
    A proposito dell'accusa di assassinio a Giuseppe Englaro è evidente che non legge i giornali!
    Ma perchè non parla anche del resto dell'articolo. Solo la Chiesa è importante? Non gli italiani? Non i poveri stranieri che vengono "respinti"? Non gli otto milioni di poveri in Italia?
    La trovo così piena di pregiudizi che confesso di non essere a mio agio, la mia morale mi impone di guardare a 360° e quello che mi dice un altro, se privo di pregiudizi, mi fa sempre riflettere. Lei è fisso solo su uno, la invito a parlare anche della evidente crisi della chiesa, della carenza drammatica delle vocazioni, delle chiese vuote, della cancellazione del concilio vaticano II; dell'involuzione della CEI rispetto alle tante aperture delle comunità di base, in Italia e all'estero.
    Ma smettiamola di fare una polemica su qualcosa che appartiene agli anni '50 e '60. Ormai lo sanno tutti che non siamo d'accordo sul piano religioso!

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  3. Io commento solo le sue critiche alla Chiesa perché sul resto, tutto sommato, sono d’accordo con lei, non perché non mi faccio un’opinione del resto, anzi, sono molto sensibile ai temi che lei tratta. Mi infastidisce però (per questo la apostrofo sempre) questa sua critica spesso infondata sulla Chiesa, che a mio parere è una delle poche voci che porta a galla problemi sociali spesso trascurati, ma sempre più spesso non è ascoltata e la sua opinione viene divulgata (e spesso traviata) dai media solo quando si tratta di fatti che fan notizia. Della crisi della Chiesa (nel senso di scarsa aderenza della gente al suo credo) ne ho parlato, per esempio, nel mio articolo sull’Oratorio, ma è ovvio che si potrebbe dire molto altro. Questo allontanamento mi dispiace molto, ma credo che se il più della gente si allontana non voglia per forza dire che sia dalla parte della ragione. Io credo che la religione non sia fatto privato, ma debba influire sulla vita concreta delle persone. La società di oggi non la vede così ed è del tutto legittimata a farlo. Il mio pensiero è solo una speranza, però è giusta la laicità dello stato. Non si può negare il fatto che il cristianesimo sia alla base della nostra cultura, forse per questo resistono delle istituzioni come l’insegnamento della religione cattolica a scuola o il crocifisso in classe. Con il tempo probabilmente andranno a sparire. Anche questo personalmente mi spiace molto, soprattutto per tutta la gente che si allontana da Dio (o non avrà neanche la possibilità di farsi un’idea), però in nome della laicità non potrò far altro che accettarlo…
    Per il resto non ho mai negato che nella storia qualche esponente delle gerarchie ecclesiali abbia commesso azioni riprovevoli, anche perché la Chiesa è fatta di uomini, e quindi di peccatori, ma si tende sempre a nascondere tutto il bene e l’immenso amore che la Chiesa ha portato nel mondo da duemila anni a questa parte. Oltretutto spesso gli scandali della Chiesa sono pompati e a volte anche inventati (si sa bene come fanno notizia!). Per esempio sulla pedofilia si fa un gran parlare, ma la media dei preti pedofili non è per nulla superiore alla media dei pedofili in genere (persone da condannare severamente in ogni caso, ma non perché preti, ma perché pedofili), inoltre, soprattutto in america (ma si inizia anche in Italia) si è capito più che bene che indagare i preti crea scandalo e fa notizia (quindi denaro) tanto che i preti condannati sono il 2% di quelli indagati (http://www.cesnur.org/2007/mi_preti.htm). Poi Javier Lozano Barragan ha detto che Englaro è un assassino se ha ucciso sua figlia ,si parlava infatti dell’eventualità che fosse stata fatta morire preventivamente per evitare rischi che il ddl del governo potesse fermare il processo di “morte naturale” per disidratazione e denutrimento. Credo che avrebbe potuto evitare questo termine, anche se, a rigor di logica, se venisse accertato che Eluana è stata “fatta morire” anticipatamente, anche lo stato civile e laico lo annovererebbe tra gli assassini, quindi l’espressione ipotetica espressa dal prelato non è erronea (anche se ripeto che era meglio evitare, proprio per non incorrere in queste polemiche inutili).
    Concludendo voglio dire che non voglio essere polemico, intervengo solo per discutere su temi che mi stanno a cuore in cui vedo espresse opinioni per me sbagliate e infondate (mi sembra più lei pieno di pregiudizi verso la Chiesa, io guardo i fatti e le notizie vere). E’ lei che tira sempre in ballo l’aspetto religioso, non capisco perché, se la Chiesa le fa così schifo, dovrebbe darle fastidio se non critica Berlusconi, se parla di Eluana, se (secondo lei) non si impunta su certi temi…
    Con rispetto. Fabio

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  4. Prima mi sono espresso male su una cosa: in realtà anche su alcune altre vicende di cui scrive non sono d’accordo, ma vedo che pensano già altri a criticarla, poi diciamo che mi permetto di esprimere critiche solo relativamente a fatti su cui mi sento più preparato in modo da non scrivere cose solo per sentito dire (o sentite al bar) o non approfondite in modo critico. Poi posso sempre sbagliarmi su qualcosa, però cerco di limitarmi nello scrivere cose su cui mi sono documentato.

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