Egr. Direttore,
approfitto ancora dello spazio de “Il Provagliese” per esternare un certo malumore quando ho appreso la notizia che fra poco ti indicherò. Vorrei però, prima, fare una premessa che mi sembra necessaria e cioè, io non ho alcun risentimento astio o quant’altro con la persona che andrò a citare da qui a breve. Sono stato anche molto indeciso se scrivere o meno perché forse l’argomento darà fastidio a qualcuno, ma io vorrei comunque sottoporre ai lettori del giornale questa notizia che mi sembra non sia stata sottolineata da nessuno.
Il problema è la dedica della nuova Aula Magna a Santo Zerla.
Può sembrare una sciocchezza, una cosa da niente di cui non ci si deve preoccupare ma io penso che per dedicare una sala di un edificio pubblico ad una persona debba esserci a monte una valutazione fatta con assoluta trasparenza e ben motivata. A dire il vero non so come si è arrivati a questa decisione, ma se quello che leggo dagli articoli è la verità, allora devo pensare che siamo messi male. Infatti il giornalista nello scrivere su “Bresciaoggi” le motivazioni dice testualmente “……una dedica in qualche modo dovuta…..” a chi? Per quali meriti? Cosa a fatto di così importante per il paese?
Essere segretario del Partito Comunista dal ’45 al ’71 deve essere motivo di tale dedica?
Mi sembra una cosa abbastanza fuori luogo. Per cercare di avere qualche informazione in più sono andato anche a rileggermi la storia di fatti e personaggi provagliesi su “Novecento Provagliese” e ho trovato sul numero 11 da pagina 19 a pagina 23 un ricordo del sig. Zerla. Cose particolari non ne ho lette se non che era una persona socievole che era appassionato di calcio che aveva la politica nel sangue, come si usa dire. Azioni particolari non ne ho lette se non che si immedesimava nel partito al punto che “…..se necessario con i suoi soldi ripianava i debiti del partito…”. Più avanti si scrive che riuscì ad evitare di essere arruolato e aiutò la Resistenza.
Ripeto senza nulla togliere alla persona, ma basta essere segretario del Partito Comunista per avere questi riguardi? Basta il fatto che la nuova struttura sorge sulle ceneri di una casa adibita per lungo tempo alla sede del partito per fare questa dedica?
A questa stregua allora penso che nel nostro paese ci possano essere state persone altrettanto meritevoli! Segretari della vecchia DC o ex sindaci che potrebbero avere anche loro, forse con più titolo, una sala pubblica dedicata! O in quanto democristiani non meritano tale dedica?
Mi auguro e voglio sperare che non sia una questione politica, anzi meglio, di colore politico perché così facendo si rischia di creare un grave precedente che non porterebbe a nessun risultato.
Non so cosa ne pensano gli altri cittadini ma sarebbe interessante sentire anche il parere dei vostri lettori.
Saluti
Alberto
ma...al di là di tutto, mi sembra ovvio che la domanda sorga spontanea!
RispondiEliminaBisogna essere segretario del partito comunista per essere santificati????!!
E poi se il signor Alberto è uno di quei rancorosi/invidiosi latenti destroidi che se vede rosso (anche in angoli innocui) non ci sta più dentro, non saprei che farci io... Questo che a posto il signor Alberto è un qualcosa di totalmente inutile e qualunquista, e non varrebbe nemmeno la pena di precisare...
Devo dire la verità: ho letto con interesse l'articolo di Alberto.
RispondiEliminaNon ha scritto quattro righe, solo criticando l'operato di qualcuno, ma ha cercato di imbastire un dialogo con i lettori de Ilprovagliese.
Non conosco personalmente Alberto (quindi non ho la massima certezza delle sue intenzioni) ma, da quanto ho appreso in questo e nei precedenti articoli, non trovo ci sia critica fine a se stessa.
Fin da subito ha dichiarato di essere un elettore del Pdl (ma poco importa, poteva anche essere di Idv), un non votante per l'attuale amministrazione (anche qui poco importa, si può essere anche critici verso coloro che ti rappresentato), e in quanto cittadino di Provaglio d'Iseo, si è posto una domanda: perchè intitolare un aula magna ad un segretario di partito?
E soprattutto, come si evince dall'articolo del Bresciaoggi, http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/92510__polo_scolastico_ora_la_memoria_affianca_i_servizi/
perchè intitolarla al primo segretario del Pci,dedica in qualche modo dovuta,solo perchè prima c'era la sede del suddetto partito in quel sito?
Si è così andato ad informare, e non ha trovato niente di rilevante sull'esistenza di quest'uomo (o quantomeno per lui).
Infine non ha fatto altro che chiedere ai lettori la propria opinione!
Mi sorge una semplice conclusione: se nessuno risponde, forse, nessuno lo sa(io stesso non so il reale motivo e mi impegnerò a cercarlo).
Reinvito i lettori a esplicitare la situazione a chi, come me e Alberto, potrebbe essersi perso qualche episodio!
Egr. sig Direttore,
RispondiEliminaho letto il commento del sig Stefano Serzanti e devo dire che ne sono rimasto sconcertato, non tanto nei contenuti, che non ci sono, ma nel modo di esprimersi.
Da quando ho iniziato a scrivere su questo giornale “online” ho sempre detto in modo inequivocabile quali erano le mie idee politiche diciamo nazionali e locali e nonostante le diversità di idee non mi sono mai permesso di dare epiteti di qualunque genere a nessuno di nessun colore. In effetti non capisco come una normale domanda di un cittadino possa essere presa come una offesa personale perché si va ad intaccare la propria parte politica. Non mi sembra il modo corretto di dialogare. Con la mia domanda ho posto un problema di carattere generale che andava al di là del nome della persona, perché provocatoriamente potrei dire pareggiamo il conto e intitoliamo la sala civica ad un ex segretario della DC o ad un ex sindaco DC non mi sembra corretto. Il mio discorso era fatto per dire che se si deve fare questo tipo di dedica di un luogo pubblico ci devono essere delle ragioni ben più concrete e che reggano anche la possibile ostilità dell’altra parte politica. Il sig Stefano dice che questi “..sono angoli innocui..” a me sembra che un luogo pubblico e per di più scolastico non sia poi così innocuo. La scuola è o dovrebbe essere luogo di cultura, leggendo, come ho scritto, la biografia del sig Zerla, non ho trovato niente della sua vita che abbia avuto a che fare con la scuola se non il fatto che l’edificio scolastico è sorto sulle ceneri della ex sede PCI ora DS a lui dedicata. Caro sig. Stefano a te basta questa motivazione? Al sottoscritto no! Credo che certe azioni debbano essere valutate e giustificate in modo compiuto specialmente se riguardano la vita di tutti. Non mi reputo un qualunquista ma anzi mi sento una persona comunque sempre alla ricerca di punti di riferimento concreti ed utili e mi piace imparare e conoscere. Quindi se ho posto il problema è anche per sapere se questo signore provagliese, stimato e descritto come un bravo uomo abbia fatto delle cose speciali. Tutto qui e niente più!
Mi dispiace che ci si debba arrabbiare per una domanda!
A meno che, tale domanda disturbi, come si legge sulle targhette degli autobus “SI PREGA NON DISTURBARE IL CONDUCENTE”, allora il problema è un altro ed ha altri significati!
Al sig Consoli, dico solo che lo spirito che anima questi miei interventi è solo quello di cercare di portare all’attenzione di tutti quei piccoli o grandi problemi che possono nascere in una comunità, domande chiarimenti voglia di sapere senza alcuna preclusione men che meno di carattere politico o di colore politico. Fino ad oggi ho scritto di 2 piccole questioni (cimitero e Zerla) so perfettamente che sono delle nullità di fronte a problemi più grandi come la crisi economica, come fare a sostenere le famiglie bisognose, il testamento biologico o tanti altri argomenti nazionali ed internazionali, ma credo che forse parlare di quello che sta vicino serva anche a creare dei modelli di vita comune che poi possono con il passare del tempo portare anche ad aiutare su scelte molto più grandi.
Il fatto di scrivere sul vostro giornale, anche se mi sembra di idee diverse dalle mie, è proprio dato dal fatto che sono alla ricerca del confronto perché confrontarsi con chi la pensa come te, serve a poco nello sviluppo delle idee, mentre il confronto con chi non la pensa come te, può portare dei vantaggi a tutti se si è disponibili ad ascoltare.
Comunque, grazie a Fabio e Stefano per i loro commenti e grazie fin da adesso a quanti si vorranno aggiungersi, vi assicuro che vi leggerò e nel limite del possibile risponderò ai vostri commenti.
Grazie anche a te Direttore e alla Redazione per lo spazio che mi concedete.
Alberto
A questo punto serve l'intervento di qualcuno che ha fatto parte del comitato di intitolazione della sala (ammesso che di comitato si tratti). Personalmente ho pensato che la decisione della dedica a Santo Zerla sia scaturita dal fatto che l'edificio era la ex sede dei D.S. e, per contratto, la direzione di questo partito abbia consentito l'alienazione del bene - magari a prezzi favorevoli - a fronte della promessa di avere in cambio l'aula magna dedicata al proprio storico segretario.
RispondiEliminaIo lo sollecito vivamente a farsi vivo anche se, come ricorda Alberto, è uno dei problemi marginali rispetto a quelli che - soprattutto in questo perioro - affliggono i cittadini.
Marcello
P.S.: Alberto e Stefano, permettete un suggerimento: continuate a scrivere e ad "affrontarvi" su tutti i temi. Con il rispetto che si conviene alle persone civili. Siete entrambi giovani e Il Provagliese ha bisogno del vostro sostegno. Noi "vecchietti" Vi continueremo a leggere volentieri.
Marcello