domenica 25 ottobre 2009

Questo pazzo ed incosciente web

__________ di Franco d'Auria ____________________

Facebook è nato per creare amicizia.

Discutibile dal punto di vista sociale questo tipo di amicizia virtuale. Tuttavia sono convinto che nelle intenzioni di chi lo ha creato, c’era solo del buono.

Poi, qualcuno è come impazzito ed è uscito coscientemente dal seminato. Facebook è diventato uno strumento di odio, di libertà di insulto, di minacce di morte.

Qualcuno ha sottovalutato questo fenomeno e lo ha considerato un fatto marginale, trascurabile e irrilevante. Ha trovato il modo di giustificare quegli eccessi che condannavano a morte un uomo.

Come ai tempi delle BR: non si sparava all’uomo, si sparava al simbolo che l’uomo in quel momento rappresentava. Non importa se poi a casa non era il simbolo che piangeva ma le mogli, i figli, i genitori.

Berlusconi è stato minacciato di morte. Era chiaro che si sarebbe arrivati a tanto. Lo avevo detto già prima che su Facebook venisse creato il sito “Uccidiamo Berlusconi”.

Il sito è stato, su iniziativa del Ministro dell’Interno, oscurato. Legittima richiesta accolta dalla casa madre di Facebook. Chiuso questo sito, che aveva oltre 20.000 simpatizzanti (complimenti a loro), ne sono già però nati altri simili. La cosa non si smorza ne si attenua ma procede ed avanza pericolosamente.

Non è più solo Berlusconi che viene minacciato di morte!

Simpatizzanti o sostenitori sono stati insultati e minacciati.

Si era solo limitato ad esprimere il suo dissenso sul sito incriminato un ragazzo di 15 anni. Non l’avesse mai fatto. Ha dovuto oscurare i suoi dati personali ed ora vive nel terrore. Difendere Silvio ti può costare la vita!

A decine le minacce e gli insulti che gli sono pervenuti. Le intimidazioni vanno dal “Ti vengo sotto casa e ti spacco la faccia figlio di …….” a “Faccione di c….. ti scuoio”. Una serie di simpatici epiteti di questo tenore hanno invaso il suo sito. La cosa non è certo simpatica e tranquillizzante.

E’ una cosa normale tutto questo? E’ normale minacciare di morte un uomo per la politica? Politicamente si hanno avversari, mai nemici. Gli avversari si affrontano nell’ambito delle istituzioni con un democratico confronto di idee. Spero che questo lo valutino anche i politici che hanno istigato “la piazza”. Questi, che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini ai vari livelli istituzionali, spesso per regioni di convenienza politica partitica, dimenticano i loro dovere ed i valori che devono difendere e preservare.

Lascio a chi mi legge trarre ulteriori serene valutazioni.

Franco d’Auria

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