mercoledì 23 dicembre 2009

Il vuoto dei giovani provagliesi

__________ di Michele da Zurane ____________________



Uno degli articoli riportati oggi dalla rassegna stampa comunale è intitolato “Una bella storia di amore e di amicizia tra due adolescenti” (da Bresciaoggi, mercoledì 23 dicembre 2009, pag.23). La bellissima vicenda raccontata parla di quegli adolescenti – in questo caso provagliesi- di cui spesso ci chiediamo dove siano, cosa facciano per entrare nella comunità che li circonda e partecipare attivamente alla creazione del mondo che abitano, del loro futuro. In alcuni rari casi, come in questo, emergono notizie positive che ci commuovono. Più spesso, si parla di vicende tragiche, di episodi di bullismo, violenza, irresponsabilità, stupidità.


E i giovani provagliesi, dove sono? Come partecipano alla comunità? Come vivono la contemporaneità?


Con il giornale online il Provagliese mi ero illuso di vedere qualcosa di positivo, finalmente: un’iniziativa portata avanti da giovani volenterosi di vivere attivamente il paese. Purtroppo, nel giro di qualche mese, dopo qualche tiepido segnale iniziale, ben pochi giovani si sono fatti avanti e hanno colto l’opportunità di questo strumento. Anche i più “anziani” hanno mostrato poco supporto ed incoraggiamento – ma, d’altro canto, meglio peccare in questo senso piuttosto che prendersi lo spazio di cui i giovani dovrebbero appropriarsi, inibendo il loro spirito di iniziativa. Con il fretto invernale e la prima neve, tutto pare si sia congelato.

Allo stesso modo – anzi, probabilmente molto peggio – è finita l’interessantissima iniziativa chiamata “Giovani in movimento per la casa del futuro”. Forse non sono a conoscenza di incontri che avvengono in maniera non pubblica, ma a me non pare di vedere alcun movimento.



Dove sono, dunque, tutti questi giovani? Cosa fanno? Come riempiono le loro giornate?


Forse sono diventati tutti molto studiosi; sono a casa con il capo chinato sui libri di scuola. Certo, una percentuale non indifferente di giovani tra i 16 ed i 25 anni non va né a scuola né all’università (sarebbe interessante confrontare le medie nazionali con quel che succede a provaglio...); questi saranno tutti grandi lavoratori e non avranno tempo di partecipare ad alcuna iniziativa.


E’ quindi così, tutti i giovani passano il loro tempo studiando o lavorando? Beh, certamente un po’ di tempo libero lo avranno anche i più grandi studiosi e lavoratori. Se poi non crediamo che siano tutti così operosi e che, anzi, molti giovani studino un gran poco e non lavorino per niente, la questione è ancora più rilevante: come riempiono le loro giornate?


Sappiamo delle discoteche. Sappiamo che le mattinate spesso sono passate a dormire, perché è la notte che i giovani d’oggi vivono. Sappiamo degli innumerevoli locali, dei concerti, delle nottate tra amici a parlare del più e del meno. Sappiamo del cinema e della Tv, delle partite di pallone o di pallavolo, dei pomeriggi al lago d’estate ed al centro commerciale d’inverno.


Quest’insieme di attività appaiono relativamente innocenti. Certamente diverse da quelle della nostra generazione, spesso ambigue, inquietanti nella loro dimensione che spesso assume un aspetto pseudo Orwelliano. Sul tema di come queste attività possano riempire il naturale vuoto esistenziale di un giovane adolescente ed il suo bisogno di un universo valoriale su cui formare la propria cultura si potrebbe discutere a lungo e, sicuramente, ci sarà occasione di farlo. In questo articolo voglio però parlare di una minoranza di questi giovani che ho appena cercato di tratteggiare grossolanamente.


Fortunatamente posso parlare – spero, senza possibilità d’errore – di minoranza. Tuttavia credo sia una minoranza ancora troppo numerosa, forse in crescita, e che dovrebbe diminuire fino a quasi scomparire, per quanto sia possibile. Sto parlando di quei giovani che, quotidianamente o quasi, fanno uso ed abuso di alcol e droghe.


Anche se il tema sembra essere dibattuto apertamente, in realtà credo che il tema della droga tra i giovani – e, si badi bene, ora sto parlando specificatamente dei giovani provagliesi – sia un tabù. Nessuno è disposto a credere che proprio figlio o propria figlia si droghino.  Qualcuno forse pensa “ma si, forse avrà provato una canna, ché c’è di male, di certo non si droga” ed in questo modo razionalizza il problema, senza volere andare veramente nella questione per paura di scoprire una verità dolorosa, molto più grave dl “farsi una canna ogni tanto”.


Ho già scritto molto, non voglio annoiare i lettori. Quello che ho scritto è solo l’abbozzo di un’introduzione ad un tema molto ampio e delicato. Prima di addentrarmi  maggiormente – perché no, andando ad indagare, senza gran difficoltà, sul campo e pubblicando delle foto del consumo quotidiano di droga sul territorio provagliese e, magari, pure una lista di nomi e cognomi di tutti i piccoli spacciatori che frequentano i nostri figli – vorrei vedere se riesco a suscitare qualche barlume di discussione con i miei cari concittadini.


Vi saluto riportando il succo della mia tesi: un numero rilevante di giovani provagliesi è invisibile alla comunità perché nasconde la propria personalità sotto fiumi di alcol, marijuana, cocaina e quant’altro. La comunità non li aiuta perché nasconde questo disagio dietro un tabù, per la paura di scoprire gli errori  effettuati nella crescita dei figli e nella trasmissione di un valido messaggio valoriale.


Ringrazio la Redazione per l’ospitalità concessami,


Michele da Zurane

4 commenti:

  1. Il tema è serio ed importante ma mi pare che, in questo articolo, non sia affrontato nel modo dovuto.
    D'altro canto, l'autore stesso dichiara che il suo "è solo l’abbozzo di un’introduzione ad un tema molto ampio e delicato"

    Per confutate, a mio parere, almeno parte in parte la tesi sostenuta vorrei invitare i lettori ad andare a pagina 12 del notiziario dell'amministrazione comunale di Provaglio d'Iseo di Dicembre 2009. Qui si parla del progetto "Carovana" che mi pare affronti seriamente il tema dei rischi connessi all'uso, tra i giovani, di sostanze stupefacenti.

    Incuriosito dall'argomento ho deciso di fare un sondaggio sul tema; non appena avrò raccolto un numero sufficiente di risposte presenterò qui i risultati..

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  4. Leggendo il tuo post sembra che tu sia tanto esperto...invece di criticare soltanto potresti dare dei suggerimenti...ah no scusa...è troppo difficile...LOL...

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