Alessandro Pedretti, aka Petrol, batterista del gruppo di Ettore Giuradei, ha raccolto le emozioni vissute durante il tour Era che così nel suggestivo libro/diario "Appunti di viaggio".
A seguire riportiamo la prefazione al libro ed un breve estratto.
Ciao a tutti, mi chiamo Alessandro e sono un essere umano qualunque. Proprio uno di quelli che incontri per strada e non saluti, oppure, proprio quello che incontri per strada e abbracci con molto calore...
Ho sempre pensato che se scegli di percorrere una strada piuttosto che un'altra, lo fai per un buon motivo e può darsi che prima o dopo, camminando, giungi ad un incrocio.
A quell'incrocio ci puoi trovare un perfetto sconosciuto che incredibilmente ti si piazza davanti e che ti sembra caduto dal cielo. E' così bello, ti ci trovi subito, ti stupisci del fatto che si sia giunti entrambi allo stesso incrocio ma da differenti strade e, insieme, iniziate a percorrerne una nuova, che porta ad incroci, ad altri sconosciuti e ad altre strade ancora. Parlo di strade perché in questa avventura giocano un ruolo molto importante
Ricordo che al ritorno da un viaggio in Spagna, scendendo dall'aereo, feci quello che tutti generalmente fanno, ovvero accesi il telefono. In simultanea, accesi anche l'Mp3, impostato sull'esecuzione casuale dei brani in esso contenuti. Partì una canzone, Roads, partì una suoneria, era Marco, mi aveva chiamato... Cosa voleva dirmi?
Lo richiamai non appena giunsi a casa ma non prima di aver assistito ad un incidente, proprio sulla strada di casa... imprevedibili, queste maledette strade. Il mio amico Marco disse che mi aveva scelto come batterista della sua band e questi mi fece direttamente volare nel mondo dei sogni... Quante cose avrei fatto? Quante soddisfazioni ne avrei ricavato? Sarei davvero andato in giro a suonare come quelli seri?
Queste erano le domande che mi feci in quei giorni, seguite da aspettative di altissimo livello, prima ancora di aver intrapreso la nuova strada. Consapevole di aver scelto la strada giusta, ero semplicemente arrivato all'incrocio giusto, nel momento giusto, mentre altri avevano deciso di cambiare rotta. Credo fortemente in certe coincidenze.
...era la notte della mia prima uscita con la band e, dopo il concerto, dall'impianto uscirono le morbide note di un disco incantevole, un disco che amo. Ero troppo eccitato per prestare attenzione a quella musica, volevo raggiungere i ragazzi e complimentarmi con loro, passare del tempo a chiederci il perché della magia che si era creata su quel palco... era solo l'inizio!
Dal locale ci richiamarono per offrirci una calda pasta e, mentre ci sediamo, parte una canzone, un segno... mi commuovo ed inizio a scrivere il diario. La canzone è la stessa, quella dell'aeroporto: Roads, strade appunto.
Strade che da quel momento in poi hanno ispirato le parole contenute in queste riflessioni. Buon viaggio!
27 Novembre 2010, Petrol
"Ieri sera abbiamo suonato in un posto molto strano e ci siamo divertiti ballando nudi..."
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Potete acquistare il libro all'Associazione Culturale Andata e Ritorno (bar della stazione) o telefonando a Luciano al 320/0721871 o a Ettore 333/3010207.