Che
bello ascoltare qualcuno che ti smuove dentro!
Mi
è successo con la professoressa Beate Weyland, durante l'incontro organizzato
lo scorso venerdì per parlare di "Scuola e Comunità".
Lei
parlava ed i miei pensieri si inseguivano veloci, coinvolgendo le varie anime
del mio essere.
Pensieri
da insegnante...
Quante
volte ciò che ci sta intorno diventa l'alibi per non cambiare atteggiamento?
Cosa serve per modificare un modo di fare scuola che ha bisogno di essere
rinnovato?
Nessuna
scusa: il cambiamento può e deve partire prima ancora di avere spazi adatti a
disposizione.
Pensieri
da ex cittadina di Valle di Saviore...
Quanto
sarebbe stato utile (e chissà se potrebbe esserlo ancora!) attivare lì un
"percorso generativo"? Dopo che già da tempo era stata chiusa la
scuola "media", qualche anno fa ha chiuso i battenti anche la scuola "elementare".
Sono convinta che anche giungere allo stesso risultato avrebbe avuto un sapore
meno amaro, se si fosse intrapreso un percorso serio di ricerca di soluzioni e
di condivisione delle scelte con i cittadini. Invece la decisione ha suscitato
malumori ed incomprensioni tali da portare qualche famiglia ad iscrivere alcuni
dei pochi bimbi rimasti in scuole di comuni diversi da quello previsto dall'accordo.
Pensieri
da idealista...
Ma
quanto è bello questo concetto di "democrazia all'unanimità"?!? Tanto
bello da sembrare assurdo.
Eppure,
se ci pensiamo, in questo mondo di fazioni contrapposte, di nuovi muri realizzati
o auspicati, di tutti quei "prima..." che, essendo sostanzialmente
dei "prima io!", erigono barriere, diviene indispensabile ripartire
da ciò che è bene per tutti. E se l'obiettivo è il bene comune, se tutti si
impegnano per raggiungerlo, se gli interessi personali vengono lasciati da
parte, è davvero così impossibile arrivare all'unanimità?
Pensieri
da cittadina di Provaglio...
E'
possibile realizzare qui la "democrazia partecipata", ovvero quel coinvolgimento
dei cittadini che diventa cooperazione, corresponsabilità?
Si
può pensare di provarci per tutte le scelte importanti?
In
questa direzione va la decisione di Bene Comune e Lista Civica,
presentatesi separatamente alle scorse elezioni amministrative, di lasciarsi
alle spalle i dissapori per unire le forze ed impegnarsi a coinvolgere altre persone, proprio nell'ottica di affrontare e discutere insieme i problemi del
nostro tempo e del nostro territorio.
Perseguire
il bene della comunità tutta significa remare nella giusta direzione.
Il
barcone, però, è grosso e pesante. Il contributo di ognuno è necessario non
solo a viaggiare più veloci verso la meta, ma anche ad aggiustare, quando
serve, la rotta.
Nessun
nuovo rematore all'ascolto?
Claudia
Paini